VEXILLUM + WINTERAGE @ Legend Club (MI) – 19-06-2021

by Giacomo Cerutti

Negli ultimi due anni la nostra amata musica live ha subìto uno stop forzato, causato dalla terribile epidemia da COVID-19 che ha messo in ginocchio non solo questo settore e tutto ciò che ci ruota attorno, ma l’intera economia mondiale, senza contare l’altissimo numero di perdite umane. Finalmente la situazione a livello musicale sta lentamente riprendendo, uno spiraglio di luce parte dal Legend Club di Milano dove Filippo Puliafito con il suo staff ha organizzato una programmazione live estiva denominata #ILLEGENDCLUBSIETEVOI FESTIVAL, con band esclusivamente italiane.
Attenzione! Siamo ancora lontani dal poter assistere ad un concerto come siamo abituati, infatti queste serate si svolgeranno nel rispetto delle norme anti-covid e del distanziamento sociale, quindi uso obbligatorio della mascherina, igienizzazione delle mani, e tutto il resto mentre all’interno dell’area concerto non è concesso stare in piedi ma rigorosamente su posti a sedere numerati e distanziati.
Questa sera nel locale sventola la bandiera del folk metal, portata orgogliosamente dai toscani VEXILLUM headliner della serata accompagnati dai genovesi WINTERAGE, lasciamo a loro la parola.

Nell’accogliente cornice verde del Legend Club la gente si ristora nell’ampia area esterna, quando apre l’area concerto la gente improvvisamente si ammassa e scatta la frenetica corsa alla prima fila… No, no, no, scusatemi ma ho avuto un attacco di nostalgia! In realtà la gente si è messa ordinatamente in coda per prendere il biglietto alla cassa precedentemente prenotato, dopodiché si accomoda nei rispettivi posti assegnati. Quando le luci si spengono parte l’intro “Overture”, dopodiché il batterista, chitarrista e bassista prendono posizione sulle note di “The Inheritance Of Beauty”, titletrack del loro nuovo disco uscito quest’anno (qui la nostra recensione), una volta raggiunti dal violinista e dal cantante, spezzano il silenzio con il loro symphonic-power metal. Ovviamente assistere ad un concerto metal seduti come al cinema non è la stessa cosa, ma i genovesi con la loro dinamica presenza scenica ed interazione mantengono viva l’esibizione, il pubblico batte le mani a tempo e risponde positivamente applaudendo ad ogni pezzo. I WINTERAGE sono stati fondati nel 2008 dal violinista Gabriele Boschi (qui la nostra recente intervista), nel corso degli anni la formazione ha subìto dei cambiamenti, ma la loro vena creativa è sempre fluida, infatti ascoltando i pezzi tratti dal nuovo disco è ben evidente il costante inserimento di orchestrazioni che arricchiscono la parte sinfonica fondendosi con la potenza del power metal, le melodiose corde del violino si intrecciano con i prominenti riff di Gianmarco Bambini, colorati da sferzate di assoli volubili, il tutto sostenuto dalle solide linee di basso da parte di Matteo Serlenga e da Luca Ghiglione che pesta su piatti e pelli viaggiando sulla doppia cassa. Il connubio symphonic-power è presente anche nelle parti vocali, il frontman Daniele Barbarossa completa il sound sfoderando una voce potente e profonda capace di forti acuti, con l’apporto di Matteo e Luca nei cori e l’inserimento in base di un ulteriore voce lirica femminile, ben distinta nel pezzo “Orpheus And Eurydice”. Non avendo molto tempo a disposizione hanno dato spazio al nuovo The Inheritance Of Beauty, concludendo con “The Harmonic Passage” titletrack del debut album pubblicato nel 2015, i nostri con soli sei pezzi hanno sicuramente spianato la strada ai VEXILLUM, conquistando i presenti che ricambiano con meritati applausi.

Setlist:
Intro – Overture
The Inheritance Of Beauty
Of Heroes And Wonders
Orpheus And Eurydice
The Mutineers
Chain Of Heaven
The Harmonic Passage

I WINTERAGE hanno sicuramente riscaldato il pubblico ormai pronto per i tanto attesi headliner, dopo un breve cambio palco ecco i mitici VEXILLUM armati di strumenti e costumi tipici, che irrompono sulle note di “Son Of A Wolf” dando subito una scossa al pubblico. Dalla nascita nel 2007 hanno dato alla luce quest’anno il quarto disco “When Good Men Go To War”, i cui pezzi proposti stasera riscontrano un buon successo, come la titletrack, “Flaming Bangpipes” e “Last Bearer’s Song” quest’ultima dedicata ad una persona che non c’è più, infatti si percepiva nel sound un senso di malinconia che traspariva anche dalla stessa band. Il resto della setlist invece puntava sulla carica energica sprigionata dal loro power-folk metal, i toscani dopo due anni senza calcare un palco pensavano di essere arrugginiti, invece detengono grande energia e forza di coinvolgimento soprattutto il frontman Dario Vallesi sempre ironico che rende il pubblico partecipe dei cori. Con il procedere dell’esibizione le chitarre di Michele Gasparri e Francesco Caprina forgiano riff granitici e assoli vorticosi, la ritmica è cementificata dalle dure note di basso ad opera di Francesco Ferraro, mentre Efisio Pregio fa tremare la doppia cassa e picchia senza sosta su piatti e pelli, infine Dario dimostra che le sue corde vocali sono ben affilate, ma nelle parti corali non manca mai il supporto di Michele e Francesco. Anche per loro il tempo è tiranno e logicamente promuovono il nuovo disco, ma non mancano due cavalli di battaglia del passato ovvero “Avalon” dal debut album “The Wandering Notes” e “Marketsquare Of Dooley” dal successivo “The Bivouac”. Infine con la già citata “Flaming Bangpipes” terminano uno show che ha sicuramente esaltato i presenti, i quali reclamano altri pezzi ma purtroppo gli orari sono severi e i VEXILLUM non possono concedere nemmeno un bis, ripagati con copiosi applausi si ritirano sulle note di “Quel Che Volevo”, ringraziando di cuore i fan e regalando setlist e plettri.

È stata davvero una bella serata, ovviamente dovendo rispettare le norme anti-covid manca la reale magia che solo i live possono dare, ciò nonostante sia i WINTERAGE che i VEXILLUM ai quali faccio i complimenti, hanno dato il massimo per offrire ai fan una prestazione di alto livello riuscendoci appieno, trascinando il Legend Club e il pubblico in un vortice power-symphonic-folk. Ringraziamo Filippo Puliafito e tutto il suo staff per l’impegno nell’organizzare l’evento, sperando che il resto della programmazione del #ILLEGENDCLUBSIETEVOI FESTIVAL si svolga altrettanto bene. Alla prossima!!!

Setlist:
Son Of A Wolf
The Tale Of The Three Hawks
Avalon
When A Good Man Goes To War
Last Bearer’s Song
Marketsquare of Dooley
Flaming Bagpipes
Outro – Quel Che Volevo

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