AT THE GATES – The Nightmare Of Being

by Riccardo Basso

The Nightmare Of Being” è il titolo del nuovo album delle leggende del death metal melodico, gli svedesi At The Gates. La band guidata da Tompa non ha certo bisogno di presentazioni per gli addetti al settore, per chi non li conoscesse invece il consiglio è quello di andarsi a recuperare “Slaughter Of The Soul”, un disco che si è dimostrato croce e delizia per la band svedese in quanto i due dischi successivi (nonché primi lavori dopo la reunion) hanno risentito forse troppo del seminale lavoro del 1995. Con “The Nightmare Of Being” gli At The Gates invece si scrollano di dosso l’ombra del già citato “Slaughter Of The Soul” e decidono di mescolare le carte in tavola con un lavoro decisamente variegato e ambizioso che mette in mostra le capacità compositive del gruppo di Gothenburg. La parola chiave di questo album infatti è sperimentazione, basta ascoltare brani come “Garden Of Cyrus” o “The Fall Into Time” per ritrovare gli At The Gates alle prese con sonorità che sfociano nel prog senza risultare minimamente sforzate o fuori contesto. È proprio “Garden Of Cyrus” con il suo sassofono a essere uno dei brani migliori del lotto. In questo “The Nightmare Of Being” non mancano però nemmeno gli assalti frontali anche se sono ridotti al minimo. A fare da portabandiera del lato più aggressivo degli At The Gates ci sono l’opener “Spectre Of Extintion“, una canzone linerare con un ritornello che si stampa subito in testa, la successiva “The Paradox” e “The Abstract Enthroned“. Il meglio però gli At The Gates lo danno quando rallentano i ritmi e vanno verso soluzioni più ragionate come nella titletrack o in “Touched By The White Hands Of Death” che con l’intro quasi fiabesca vuole trasportare l’ascoltatore in un mondo immaginario dal quale non si può fuggire. A conti fatti “The Nightmare Of Being” è un lavoro solido e ben composto dove si ha l’impressione che gli At The Gates abbiano scelto di seguire la loro strada senza fossilizzarsi nella riproduzione di “Slaughter Of The Soul” pt. 3. Il risultato è positivo ed è veramente difficile trovare punti deboli a questo lavoro in quanto tutto è al posto giusto e suona esattamente come dovrebbe suonare. L’album cresce con gli ascolti e non è semplice da comprendere in certi punti, emblematica in questo senso è la già citata “The Fall Into Time”, brano che a un primo ascolto risulta essere abbastanza debole, ma che con il passare del tempo invece convince sempre di più. L’album in questione difficilmente lascerà delusi gli amanti del genere, certo se si è alla ricerca di una botta di di aggressività e pezzi dritti e immediati “The Nightmare Of Being” non è il lavoro corretto, ma se invece si vuole ascoltare un album composto con criterio e che stupisce pezzo dopo pezzo, questa nuova prova degli At The Gates è il disco perfetto.

Tracklist:

1. Spectre of Extinction
2. The Paradox
3. The Nightmare of Being
4. Garden of Cyrus
5. Touched by the White Hands of Death
6. The Fall into Time
7. Cult of Salvation
8. The Abstract Enthroned
9. Cosmic Pessimism
10. Eternal Winter of Reason

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