BOLESNO GRINJE – Grd

by Francesca Kanzian

Settembre 2016 vede l’uscita di “Grdottavo album dei Bolesno Grinje, una band grindcore di Pola (Croazia) formatasi nel 2000 e nata dal forte desiderio di Hoc (Anti Optad) e Rio (Desinence Mortification) di smuovere la scena musicale underground croata. Ai due si aggiungono Angeri (SMC) alla voce e Mrki alla chitarra (Screaming Vagina). Con questa formazione il gruppo sforna il primo album nel 2005 ed inizia un’intensa attività live in Croazia ed in Slovenia. Nel 2002 nella band vi è un leggero cambio di formazione (Anti Optad sostituisce Mrki alla chitarra), che tuttavia vede la produzione di tre album dal 2006 al 2009, nonché una forte presenza sul palco, come al bizzarro Obscene Extreme Fest. Nel 2010 Rio lascia i Bolesno Grinje ma, sostituito da Luze, ripartono a tutta forza, producendo ben cinque album.

Ritornando a noi, “Grd” è una vera bomba pronta ad esplodere: infatti, ciò che rende la band croata così esplosiva sono le fortissime influenze hardcore e crust, palesi alle nostre orecchie. I pezzi dell’album (scritti tutti in croato), più che definirli energici, sono delle vere e proprie mitragliate sonore, costituite da melodie decise, crude e di ribellione. Il punto di forza dell’album è l’esser caratterizzato da ritmi efficaci, tipici del genere, presentando al tempo stesso una forte eterogeneità che permette ai Nostri di non cadere nella mediocrità.

I pezzi più caratteristici dell’album sono:

  • Umjetnost je goli kurac (Art ain’t no dick)”, penultimo pezzo dell’album, seppur in certi punti molto simile a “Ne vjerujem nikome (Don’t trust no one), è caratterizzato da un intro in pieno stile Slayer di ottimo impatto ed in grado di coinvolgere immediatamente l’ascoltatore;
  • incuriosisce particolarmente il quinto brano del disco “Asimilacija (Assimilation)”: inizia con un intro di chitarra punkeggiante, continuando poi con un ritmo orecchiabilissimo, ma non meno aggressivo che lo caratterizza dall’intera tracklist.

Un pregio enorme di Grdè senz’altro il fatto di esser costituito da brani di breve-media lunghezza (da 1:37 a 3 minuti, fatta eccezione per l’intro di 4 minuti), evitando di saturare l’ascoltatore. L’album dunque è assolutamente da tenere in considerazione, apprezzabilissimo soprattutto per gli amanti dell’HC, nonché del grindcore e senz’ombra di dubbio possiede un’ottima resa live. Per chi si chiedesse il motivo per il quale non abbia ancora assistito ad un concerto dei Bolesno Grinje, concludiamo con una piccola curiosità: dal 2007 al 2013, ad alcuni membri della band fu proibito l’accesso nei Paesi dell’Unione Europea, e furono così costretti a suonare unicamente nella zona dei Balcani. Ma ora che questi problemi sono alle spalle, attendiamo qualche data in Europa e magari in Italia!

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