ABSTRAKT- Uncreation

by Matteo Ferro

Vi piacciono i Dimmu Borgir di “Eonian” ? No? Allora cambiate canale!. Se invece le sonorità che vi giungono alla mente ripensando a quell’album sono quelle del Symphonic Black Metal e con principali sfaccettature epiche (parti orchestrali e un coro che dà colore maggiormente a tutto), allora siete i benvenuti. Ebbene si, qui la sonorità e il connubio musicale/compositivo riporta proprio ai maestri del genere: i Dimmu Borgir. Inizialmente il disco mi ha rievocato le vere sonorità da disco Symphonic Black degli anni 90/2000 nell’intro “Ex Vanitas” , ricollegandolo molto ad un album stratosferico dei Carpe Tenebrum (capitanati tra l’altro da alcuni membri dei Dimmu stessi). Ma addentrandoci profondamente nel disco, si sente che c’è svariata differenza tra la prima traccia (intro) e l’inizio ufficiale di questo lavoro. Infatti, in “From Chaos To Creation” , ci troviamo subito all’interno del “Modern Dimmu Borgir’s World”. Parliamo appunto del periodo recente di tale band, quello più’ epico e glorioso. Orchestrazioni e cori gloriosi rendono questo disco ancora più fluido, arricchendo il tutto da varie sfaccettature fantasy. La voce (differentemente da Shagrath) risulta bensì sopra il livello strutturale e melodico. Una voce molto crudele, degna di un gruppo Black Metal al 100%, che potrebbe scaturire la stessa rabbia anche solo con una sola chitarra una batteria e un basso (se proprio si vuole aggiungerlo). Sono rimasto un pò felice e un pò basito da questo lavoro, perché potrebbe tranquillamente essere un album di B sides dei Borgir al 100% (escludendo la voce), ma allo stesso tempo interessantissimo e strutturato molto bene, da una band che sicuramente ancora non gode della fortuna e della popolarità di Shagrath e soci. Ciò fa ben sperare, sicuramente per la grande potenza compositiva che pervade in questi Abstrakt. 10 tracce (compresa l’intro) che ti riportano in un mondo epico quasi da film e che togliendo la parte ritmica e voce, potrebbe tranquillamente apparire come soundtrack su un film di Tolkien o simili. Se ascolterete questo disco, vi sorprenderete che nonostante le varie rievocazioni riportatevi poco fa, questo gruppo non riporta MAI una batteria spedita in pieno stile Black, con mitragliate strappa capelli o per meglio dire “da schiaffi continui”. No, qui non ci sono, perché tutto risulta molto eroico nei tempi, glorioso e fantasy in modo determinante. Essendo un amante dei Dimmu (prevalentemente dei primi , ma non disdegnando anche gli ultimi lavori) faccio un applauso a questi Abstrakt, perché è sufficientemente confermato tramite questo lavoro, che anche band secondarie o non ancora “commerciali” possano sfornare un album strutturato benissimo e cosa più importante… da non invidiare nessuno!

Tracklist:

1. Ex Vanitas
2. From Chaos to Creation 06:36
3. Etherstorms 05:40
4. The Great Chasm of Humanity 06:39
5. Prophet of Fire 07:20
6. The Ascendant 03:56
7. Inferno 05:53
8. Radiant Darkness 04:54
9. Screaming for Vengeance 05:01
10. Uncreation 07:58

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