MEMORIAM – For The Fallen

by Riccardo Basso

I Memoriam si presentano nel 2017 con “For The Fallen“, primo album della band britannica, anche se definirlo il primo è una parolona. La band infatti si è dimostrata abbastanza attiva suonando molto in giro e pubblicando musica in continuazione nel 2016. I Memoriam non sono certo dei principianti: tra le loro fila infatti troviamo membri di Bolt Thrower e Benediction che hanno deciso di unirsi per fare ciò che sanno fare meglio: death metal! “For The Fallen” è infatti un concentrato di metal estremo vecchio stampo che punta tutto sull’atmosfera e la malvagità piuttosto che sulla velocità (come fanno molte band oggi). Il risultato è dunque un disco divertente che sicuramente renderà felici i fan di Bolt Thrower, Asphyx ed Hail Of Bullets, anche se ovviamente ci sono delle imperfezioni. Prima di parlare dei problemi di questo album, però, vorrei concentrarmi sui pregi. Il primo è senza dubbio la produzione che, sebbene sia moderna, riesce a risultare grezza e sporca come dovrebbe essere quella di un disco death metal. Questa è una cosa che, a detta di chi scrive, è veramente un valore aggiunto in un periodo dove si punta alla pulizia e alla perfezione in tutti gli ambiti. Altra nota positiva è la prestazione dei musicisti, in primis quella del vocalist Karl Willets che si dimostra sempre feroce e rabbioso. Un’altra cosa che ho apprezzato molto è l’artwork  molto curato e che riesce a trasmettere la desolazione e la maestosità che si possono percepire in tutto il disco. Musicalmente parlando, “For The Fallen” è una mazzata sui denti: brani come l’opener e pseudo intro “Memoriam“, Reduced To Zero” e “Surrounded By Death” sono veramenti ottimi ed ispirati. Il problema si pone con i pezzi più lunghi come “Flatline” e “Last Words” che non decollano mai e risultano problematici da ascoltare fino alla fine a causa della monotonia generale che li contraddistingue, poiché suonati con mestiere e niente di più. Il resto della tracklist scorre liscio senza entusiasmare più del dovuto, ma anche senza annoiare. Concludendo, si può dire che “For The Fallen” è un buon disco di death metal vecchia scuola, ma non è nulla di particolarmente unico. Un album senza dubbio divertente e suonato con passione, ma che ha un qualcosa che gli manca e che non gli permette di spiccare particolarmente.

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