HORRENDOUS – Idol

by Jacopo Silvestri

Inizialmente devoti alla corrente old school del Death Metal, gli Horrendous non hanno bisogno di nessuna presentazione per gli interessati alla scena più recente del genere.
Attivi dal 2009, i Nostri sono riusciti con poco a farsi notare dalla Dark Descent Records, tramite la quale hanno pubblicato i loro primi tre album tra il 2012 e il 2015, mettendo subito in mostra il loro talento, specialmente in “Anareta”, ultima di queste tre produzioni.
Dopo aver mostrato di avere le carte in regola e il potenziale per puntare in alto, c’è stato un cambiamento nella loro carriera, che li ha visti firmare per la francese Season of Mist, pubblicando il nuovo “Idol“, del quale tratteremo oggi.

Ma non ci troviamo di fronte solo a un cambio di etichetta, ma anche a una notevole evoluzione nel sound degli americani, effettivamente già nell’aria, che li vede abbracciare delle influenze Progressive, come si nota immediatamente con l’intro “…Prescience” e la seguente “Soothsayer“. Sia chiaro che comunque l’aggressività della loro proposta è rimasta immutata (e qui possono tirare un sospiro di sollievo i deathster più accaniti), nonostante venga data molta importanza alle melodie e ai passaggi più tecnici e vari.
L’ascolto continua con “The Idolater“, ottimo pezzo che mostra anche come la formazione sia ispirata, con le parti strumentali che riescono a unirsi molto bene con la voce nonostante la loro complessità.
In “Divine Anhedonia” salgono in cattedra le linee di basso di Alex Kulick, al suo debutto con il gruppo, per il brano che fa sentire maggiormente l’evoluzione del loro stile.
Devotion (Blood for Ink)“, invece, presenta un continuo susseguirsi di riff aggressivi e malvagi, che prende una pausa nella metà, con un settore melodico dove sorprende l’inserimento del cantato in clean, ben inserito nel contesto.
Infine, in chiusura troviamo “Obolus“, che riesce a chiarire perfettamente la situazione risultando un compromesso tra gli Horrendous dei primi lavori e quelli più maturi dei quali abbiamo potuto confermare il talento ascoltando questo disco.

“Idol” sancisce un passo in avanti molto importante per la carriera della formazione, dimostrando come siano riusciti a migliorare la loro proposta dal punto di vista della personalità, trovando un sound che li caratterizzi, pur dovendo ancora maturare per certi dettagli.

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