EXPERIOR OBSCURA – Iter in Nebula

by Jacopo Silvestri

Dopo la recente pubblicazione di “Pneuma”, quarto album dei Malvento, Nefastus torna a farsi sentire con un nuovo progetto, Experior Obscura. Il musicista è ben noto nella scena underground nostrana per il grande numero di collaborazioni realizzate nella sua carriera e con questa realtà il suo proposito è accentuare il lato arcano e oscuro delle sue composizioni.
Iter in Nebula” riprende le canzoni già presente nell’omonima demo datata 2015 e va a riarrangiare quanto scritto precedentemente con un mix e un mastering rinnovato. Il risultato, quindi, si può definire senza alcun dubbio un nuovo lavoro della one-man band, anche se propone brani già precedentemente rilasciati.

Il mastermind campano si dimostra immediatamente capace di catturare l’ascoltatore, con atmosfere angoscianti che si impongono fin da subito. Un riffing cadenzato caratterizza le prime due tracce, “Trauma” e “Awake, Waking!“, le quali introducono il lavoro attorniando con il mistero, tramite un Black Metal abbastanza essenziale che riesce comunque a vedere la vastità del genere da vari punti di vista. Difatti, dopo l’approccio asfissiante dei due suddetti brani, troviamo spazio per la proposta più aggressiva fornitaci in “Schizophrenia“, brano veloce e diretto, che cambia strada da quella seguita precedentemente. Questa capacità di variare registro senza far calare l’attenzione nei confronti della produzione è certamente un pregio da attribuire al musicista campano, il quale dimostra la sua esperienza.
Anche nella seconda metà dell’opera si può notare il dualismo tra violenza e accortezza, che spicca fin da subito ascoltando le consecutive “Beyond the Human” e “Oblivion“; la prima molto spedita e irruenta, mentre la seconda mette in mostra ritmi più scanditi ma comunque incisivi. In chiusura, c’è spazio per la chicca finale grazie alla lunga “The Time of the Stars“, la quale nonostante il quarto d’ora abbondante di durata si presenta come un pezzo scritto in maniera semplice ed efficace, che al suo interno riesce a sintetizzare quanto già sentito.

Un’ora totale nella quale Nefastus prende a piene mani influenze da vari sottogeneri del Black Metal e le combina al meglio; possiamo sentire rimandi ai classici del genere così come passaggi più strazianti e altri caratterizzati da velate influenze Avant-garde, senza che tutta questa amalgama si dimostri sterile. “Iter in Nebula” è un lavoro valido, scritto con consapevolezza e in grado di cogliere nel segno, certificando il potenziale e le competenze a disposizione dell’artista.

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