EQUILIBRIUM – Armageddon

by Giulia Ingianni

Gli EQUILIBRIUM sono una delle numerose band che durante gli anni, nonostante cambi di line-up e sperimentazioni, sono riuscite a spiccare grazie alla loro unicità e riconoscibilità, mantenendo una linea guida che li rende inconfodibili. ‘Armageddon‘, l’ultimo album uscito nel 2016, aggiunge al suo suono qualcosa di innovativo per la band tedesca.
Questo a partire da alcuni testi, che hanno un tono più serioso e riflessivo rispetto allo stile dei precedenti e i conseguenti suoni più malinconici. L’esempio lampante è l’ultima traccia Eternal Destination, scritta per parlare di come la specie umana stia rovinando l’ambiente in cui vive.
Tralasciando un paio di tracce strumentali che non mi sembra diano alcun valore aggiunto all’album, troviamo due canzoni scritte e cantate in inglese, Prey e Born to be Epic. Quest’ultima citata lascerebbe perplesso chiunque ad un primo ascolto: non ci si aspetterebbe mai da una band epic/folk metal il tentativo di riprodurre una parte di musica elettronica con strumenti tipici del folk… eppure! Chiaramente non pretendono di essere presi sul serio ma questa scelta un po’ commerciale ha solo dato alla canzone un’aria tamarra che, a parer mio, in questo album si poteva tranquillamente evitare di inserire.
Anche in Helden hanno voluto divertirsi inserendo una breve parte in stile videogioco che mi ha ricordato l’intro di 1741 degli ALESTORM; l’ho trovata divertente ma ancora una volta non necessaria.
La gran parte del resto dell’album è un classico disco degli EQUILIBRIUM: sono i soliti flauti e riff di chitarra spensierati e travolgenti che caratterizzano la band, tralasciando però Zum Horizont che dalla sua intro di gloriose tastiere e flauti mi ha piacevolmente ricordato i FINNTROLL, alternando quello stile ad altri più familiari nel corso della canzone.
Inoltre i suoni nell’album sono tutti ben amalgamati, puliti e avvolgenti, lasciando all’ascoltatore la possibilità di cogliere tutte le sfumature presenti.
In conclusione, Armageddon risulta un album che non credo verrebbe comprato da tutti ad occhi chiusi, poiché presenta veramente molte sfaccettature che non si colgono solo dai singoli lanciati in anteprima. Qui gli EQUILIBRIUM hanno voluto mantenere la loro spensieratezza, a volte esagerando, ma toccando anche argomenti più seri, il che lo rende un album decisamente più particolare dei loro precedenti.

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