BLACKMORE’S NIGHT – Nature’s Light

by Matteo Ferro

Quanti anni or sono che ascolto i Blackmore’s Night, sempre con la stessa passione di quella volta in cui mi imbattei in una cassettina chiamata “Shadow Of The Moon”, che aveva un amico in macchina. Mi disse che si trattava di un progetto particolare del chitarrista dei Rainbow e della moglie Candice Night. Ricordo che rimasi estasiato da tali sonorità, che mi riportarono in un balzo all’interno di un’ ambientazione medievale e celtica. Tamburelli, cimbali, mandolini e strumenti che il tempo ha oggi (per colpa di troppe innovazioni) lasciato indietro nel tempo, ma che ogni volta che li riascolti ti catapultano indietro e ti fanno rivivere la musica delle feste e del vino che scorre. Non li ho mai abbandonati, nonostante i miei gusti musicali si siano pian piano avvicinati a cose più dure ed estreme, ma la boccata d’aria l’ho sempre cercata in loro, con il primo album, il secondo “Under a Violet Moon” e i successivi, sino ad oggi. Ritrovarli oggi, in un periodo in cui sfortunatamente il covid devasta tutto, riescono a darti sempre tanta allegria, trasportandoti in un viaggio nel tempo in cui calzamaglie, gonne lunghe con sonagli e cappelli variopinti regnano sovrani. Apre il disco “Once Upon December”, una cantata che ti inoltra totalmente nel clima invernale e natalizio, di una dolcezza infinita. Ma andiamo a rispolverare l’anima medievale al 100% con “Four Winds” ,in cui (nonostante la ritmica più moderna) si riaprono le classiche danze dei Blackmore’s Night. Movenze diverse, passi danzerecci dimenticati, sorrisi innocenti, questo rievoca. La festa pacifica dopo le estreme battaglie nel piccolo villaggio vincitore. “Feather In the Wind” invece riprende l’animo totalmente Folk di questo duo sempre intramontabile ed emozionante, che sicuramente con il loro determinante impatto e devozione, ha fatto scuola a tante band Folk/Celtic anche in campo metal. Quindi alzate il volume e le pinte, l’aria di festa regna sovrana. “Darker Shade of Black”  rappresenta musicalmente l’animo più malinconico, sentito e profondo dei Blackmore’s. Un violino struggente echeggia nell’aria, contornato da una voce lirica in sottofondo che ti colpisce al cuore subito, e ti fa tremare le mani e l’anima. Poi parte la chitarra, e che chitarra ragazzi! Ritchie Blackmore entra in scena senza il permesso e sradicando totalmente la porta, con una gloriosita’ e una profondità da lacrime e da togliere il fiato sino alla fine. “The Twisted Oak” è la classica canzone/filastrocca che chi ama i BN conosce benissimo, con la voce soave di Candice, le risposte chitarristiche di Ritchie nella loro più sentita dolcezza nel rappresentare la canzone della quercia. “Nature’s Light” parte subito con fare glorioso, vincitore, in cui la natura regna sovrana in tutto il suo splendore, contornata dalla bellezza del regno e della Regina qui rappresentata nel testo e visivamente nel video. La musica parla da sè, in un instrumental senza bisogno di parole in “Der Letzte Musikier” dall’animo più rock e blues, ma mai pesante, bensì sognante. Ed ecco “Wish You Were Here”, il pezzo che mi ricorda anni e anni fa le mie spensierate giornate tra i boschi toscani, totalmente ricantata e che regala sempre la stessa magia di un tempo, oggi come ieri. “Going To The Faire” rievoca subito il classico stile di pezzo “da locanda” , in cui le notti fresche all’insegna di balli, felicità e brindisi fanno da cornice a questo tuffo in un mondo tutto ancora da creare. “Second Element” invece a differenza di tutto l’album. sembra essere il pezzo “moderno” dei Blackmore’s Night, perché non riporta colori medievali e celtici, ma bensì una bellissima ballad (se vogliamo anche radiofonica) che sprigiona tutto il sentimento di Blackmore e consorte anche nelle sonorità dell’ultimo minuto, ma sempre con estrema classe. Bell’album, sempre un piacere ritrovarvi!

Tracklist:
01. Once Upon December
02. Four Winds
03. Feather In The Wind
04. Darker Shade Of Black (instrumental)
05. The Twisted Oak
06. Nature’S Light
07. Der Letzte Musketier (Instrumental)
08. Wish You Were Here (2021)
09. Going To The Faire
10. Second Element

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