JINJER + MINDAHEAD @ Circus Club, Scandicci (FI) – 13/05/2017

by Alberto Olivi

Gli ucraini Jinjer tornano in Italia per ben tre date. Noi di MetalPit eravamo presenti a quella di sabato 13 maggio al Circus Club di Scandicci, in provincia di Firenze. Buona lettura!

Arrivo al Circus Club, una sala concerti in una zona industriale della periferia fiorentina, poco dopo le 22. Il locale è davvero piccolo, il palco stretto, basso e corto. Ancora c’è pochissima gente dentro, ma alle 22:10 il gruppo di apertura accorda le chitarre e si comincia.

I MindAheaD sono una band pisana che unisce il tech death a influenze symphonic e, per alcuni aspetti, anche power metal. Nonostante l’acustica e il mix contribuiscano a impastare il suono, mi hanno davvero incuriosito: le parti sono molto intricate e veloci, i due cantanti (Frank si esibisce in pulito e growl, Kyo solo pulito) si alternano costantemente regalando diverse atmosfere all’interno dello stesso brano. Durante tutto il loro set pian piano il Circus si riempie, il pubblico si diverte ma tende a rimanere distante dal palco. Forse un po’ fuori tema rispetto a quello che mi aspettavo dalla serata, ma non si lasciano intimorire e portano a casa un’ottima performance e qualche fan in più.

Un veloce cambio di strumentazione ed ecco gli ucraini Jinjer. Fin dal soundcheck muso duro e concentrazione a mille che portano avanti fino alla fine del set. Ritmiche serrate a colpi di djent, groove e tecnica, la splendida voce della vocalist Tatiana riesce ad accarezzarti tanto quanto a prenderti a schiaffi con il suo growl. Vanno avanti per un’ora e mezza senza calare di un minimo la dinamica e la cattiveria. Sono solo due le pause che si prende la cantante, una per ringraziare il pubblico e l’altra per annunciare l’ultimo brano. Pubblico che ormai ha riempito quasi del tutto il club, l’aria è calda e il moshpit violento e costante nonostante gli spazi molto ristretti. Arrivo alla fine del set senza fiato ma ne vorrei ancora, mi dispiace doverli salutare. Prima di andare via vado al banchetto del merch e quelli che sembravano degli animali da palco in realtà sono persone gentili e umili che non negano un selfie a nessuno.

Una bellissima serata con musicisti e musica di alta qualità, che lo spazio ristretto del Circus Club non ha saputo valorizzare.

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