Per non farmi mancare un pizzico di misantropia, che non fa mai male, oggi presento il terzo lavoro dei tedeschi Urfeind, “Wraiþaz“, EP autoprodotto che uscirà a fine gennaio 2021.
Prendendo in mano la copertina con lupi, soldati armati, serpenti e spiriti maligni mi aspettavo un disco di raw black metal grezzo e cattivo. Devo dire che, invece, ciò che ho trovato al suo interno mi ha stupita: quello dei teutonici Urfeind è un black metal molto tendente al melodico, con riff di chitarra orecchiabili e azzeccati, come si può sentire già dalla prima traccia, “Nine To Zero“. La produzione non è pulita, anzi, ma ciò contribuisce, insieme alla voce caustica di Skadwaz, a creare un’atmosfera inquietante ma affascinante allo stesso tempo, che incuriosisce l’ascoltatore. La batteria incalzante con i suoi blast beat e i ritmi veloci e serrati del black in piena regola non lasciano un minuto di respiro, ciò si può notare soprattutto nella potente “Void“, seconda traccia del disco. Le tematiche sono classiche del genere, un buon mix di misantropia, odio cosmico, occultismo, d’altronde anche solo i titoli delle canzoni fanno intuire subito l’orientamento del gruppo.
É un buon disco da aggiungere al proprio bagaglio culturale, nulla di troppo pretenzioso o originale ma se si è in cerca di una sferzata di odio ed energia è un lavoro da non sottovalutare.