I Trautonist sono un giovane duo proveniente dalla Germania nato nel 2014 che con questo omonimo album giunge al traguardo del primo disco.
La band composta dal polistrumentista Dennis e dalla cantante Katharina si pone come obbiettivo di ricreare le atmosfere care al primo post-black metal/shoegaze riportando alla mente band quali Lantlos, Alcest e Deafheaven.
Sei sono i capitoli in cui è suddiviso questo lavoro, la cui durata media supera i quattro minuti, nei quali a farla da padrone sono le chitarre sognanti ed eteree spesso lontane dall’aggressività del metal e vicine alla tristezza e malinconia dello shoegaze.
A render ancor più celestiale la proposta è la bellissima voce di Katharina, che si incastra alla perfezione sia con lo screaming sofferente di Dennis che con gli intrecci melodici delle chitarre.
Le tematiche di sofferenza e solitudine vengono sottolieate alla perfezione dalla melancolica cover ad opera del guru Pascal Hauer, che raffigura in un ambiete scarno ed urbano una figura femminile di spalle.
La produzione ad opera di Markus Siegenhort dei Lantlos è perfetta, con suoni caldi e ben bilanciati, dove ogni singolo strumento risuona chiaro mantenendo un lato oscuro che lo avvicina al black metal.
Rare sono le parti aggressive affidate, come ad esempio in Escapist o nell’inizio di Stay, a schitarrate veloci e veementi che fanno da contorno ai brani e che vengono inglobate dai raffinati passagi shoegaze che abbondano lungo i trentasei minuti del disco.
La vera anima del gruppo passa attraverso composizioni quali Distance, Fragile, Deep e Downgaze nelle quali avvenenti melodie e arpeggi immateriali colorano ed arricchiscono di sfumature la musica proposta, lasciando libero sfogo alla voce di Katharina che crea superbi chiaroscuri attraverso il contrasto con l’acido scream di Dennis.
Deep forse è l’esempio migliore per cogliere l’essenza del gruppo, in cui ritroviamo arpeggi sublimi e trasognanti su una base lenta e sinuosa in cui la voce femminile si bilancia ottimamente con lo scream sofferente.
Trautonist è un’ottimo album che pecca forse di originalità, ma nel quale il duo supera brillantemente questo difetto attraverso un gusto molto elegante negli arrangiamenti e a una spiccata sensibilità artistica che gli permette di creare melodie tristi e sognanti che toccano nel profondo.
Trautonist-Distance official video