THUNDERMOTHER + RUN CHICKEN RUN + FIVE WAYS TO NOWHERE @ Legend Club, Milano – 17/10/2019

by Giacomo Cerutti

Dopo l’esibizione dello scorso aprile di supporto ai Backyard Babies, le indomabili rocker svedesi Thundermother calcheranno il palco del Legend Club. In compagnia a loro due band del panorama underground italiano, ovvero i Run Chicken Run e i Five Ways To Nowhere, si prospetta una serata dove il rock regnerà sovrano.

I primi a esibirsi sono i Five Ways To Nowhere, band emergente di Torino fondata dalla cantante Charlotte e il chitarrista Dario Orlando nel 2015. Quando entrano in scena si trovano di fronte a una ventina di persone, questo non gli fa mancare un applauso d’incoraggiamento, capace di infondere fiducia, mentre senza indugi partono con “Twisted”. Il silenzio è rotto da un sound di base rock, che pezzo dopo pezzo presenta influenze punk ma anche moderne, espresse da una sezione ritmica spigolosa a cura di Matteo “TEO” Lassandro, alla quale si vanno ad aggiungere gli assoli sferzanti di Dario Orlando. Col procedere dell’esibizione i riff sono cementati dalle forti vibrazioni di Davide “DAVY” Rocco al basso, mentre Fabio Brunetti sfoga la sua rabbia sulla batteria. Complessivamente i pezzi sono accattivanti, hanno un bel tiro e una marcia in più è sicuramente conferita dalla frontwoman Charlotte S, che sfodera una vocalità aggressiva sia pulita che graffiante. All’attivo hanno solo l’EP Hard Rock Shot”, da cui traggono un paio di pezzi, per il resto danno spazio agli inediti che andranno a comporre il debut album al quale stanno finendo di lavorare. Inoltre, c’è anche spazio per un omaggio ai Guano Apes con “Open Your Eyes”, cover che si adatta al contesto vista l’affinità tra i due gruppi. Anche la presenza scenica è notevole, grintosi e dinamici si sostengono l’un l’altro, mentre la suddetta cantante non perde occasione per incitare i presenti, in questo caso pochi ma buoni, che ripagano con applausi ogni canzone, fino alla conclusiva “Wildstyle” che segna la fine di una performance intensa e genuina, grazie alla quale hanno fatto divertire e soprattutto si sono divertiti! Ora rimaniamo in attesa del disco “Bite Hard”, il quale dovrebbe uscire questo inverno sotto la label Sirens Of Europe, e a giudicare dai pezzi ascoltati in anteprima sarà sicuramente un buon prodotto.

Setlist:
Twisted (Inedito)
Love To Hate (Inedito)
Obsessed
Mr. Grey (Inedito)
Slomotional (Inedito)
Over The Line (Inedito)
Open Your Eyes (Guano Apes cover)
Wildstyle

Dopo questa spinta iniziale le redini del rock passano nelle mani dei Run Chicken Run, i quali salutando impugnano gli strumenti e danno immediatamente una scossa sulle note di “Kill The Coffee”, brano inedito che farà parte del terzo lavoro attualmente in lavorazione. Mantenendosi saldi alle radici del rock’n’roll sparano un pezzo dopo l’altro, animando il pubblico ancora scarso ma sicuramente partecipe, fomentato dai taglienti riff e assoli scaturiti dalle corde di Michele Montesi intrecciate con quelle di Leonardo Piccioni, mentre le solide linee di basso dettate da Paolo Scarabotti amalgamano il tutto. Dalla nascita nel 2014 nella zona di Jesi/Ancona, i Nostri hanno trovato la stabilità alla fine del 2015, mentre il batterista Simone Medori è subentrato l’anno scorso dando manforte pestando su piatti e pelli senza sosta, e stasera ci stupisce con un frenetico assolo. Michele oltre a un buon chitarrista si rivela un potente vocalist, il suo timbro ruvido si miscela bene con il sound di stampo simile ai Motörhead, ed è anche un valido frontman come i suoi compagni che tengono il palco con forza e determinazione. L’anno scorso li vidi suonare di spalla ai Diamond Head, già mi convinsero al primo impatto e in questa occasione non si sono affatto smentiti. Michele e Leonardo per aumentare l’interazione scendono a suonare tra la gente, mentre Paolo stappa una bottiglia di spumante con tanto di bicchieri offrendone a tutti. Dal repertorio, oltre agli inediti, propongono pezzi dei precedenti lavori “Open The Grill” e “Don’t Forget The Wine”, ottenendo in generale un buon riscontro. Con “Run Chicken Run”, terminano un’esibizione che ha coinvolto tutti grazie al loro sincero spirito di squadra e di fratellanza. Accompagnati da forti applausi i nostri lasciano il palco a testa alta, mentre noi per ascoltare il nuovo album dovremo aspettare la prossima estate, ma ora siamo pronti per il tanto atteso headliner.

Setlist:
Kill The Coffee (inedito)
We’re Gonna Rock You
Rust From Space
Open The Grill
Big Big Balls (inedito)
Final Rollercoaster (inedito)
Run Chicken Run

Le esibizioni tricolore sono state sicuramente un buon rodaggio, ora i fans sono ben riscaldati per il piatto forte della serata, ancora qualche minuto per preparare gli strumenti e finalmente inizia lo show. Le luci si abbassano e sale sul palco Emlee Johansson salutando con un bacio e piazzandosi alla batteria, a seguire Majsan Lindber al basso, Filippa Nässil alla chitarra e infine Guernica Mancini alla voce. Ecco le quattro paladine del female rock svedese che prendono possesso del palco. Attaccando con “Whatever” mettono subito in chiaro di che pasta sono fatte, riscaldando l’atmosfera a ritmo di puro e sano rock’n’roll. In seguito con “Cheers” è il momento adatto per brindare, Filippa annuncia che festeggiano i loro dieci anni di carriera, quindi in alto le birre e salute per noi! Skål per loro! Dopodiché riprendono l’esibizione estraendo pezzi dai loro tre dischi, tra cui il primo “Rock’n’Roll Disaster”, uscito nel 2014, dal quale suoneranno “Shoot To Kill” e “Thunderous”, risulta piuttosto sacrificato rispetto agli altri. Ma niente paura, ogni canzone è apprezzata, i fans cantano e le acclamano, per la band è questo che conta e non danno peso alle poche presenze della serata, suonando con tenacia, passione e anche ironia, scherzando pure in italiano. Le quattro svedesi sono in grandissima forma, Emlee è la macchina che tiene il tempo picchiando senza tregua su piatti e pelli, Majsan è la new entry e si dimostra un ottimo acquisto emettendo corpose linee di basso, mentre la fondatrice Filippa è il pilastro portante della ritmica, deve essere nata dalla costola di Angus Young, macina chilometri sprizzando energia da tutti i pori, miscelata a elettrizzanti riff e assoli. Infine Guernica in questi due anni si è ben stabilizzata nella formazione, la sua voce calda e di buona estensione riesce a dare spessore al sound. Nell’insieme fanno fulmini e saette, grazie alla portentosa tenuta di palco, estrema coesione e forza di coinvolgimento, l’entusiasmo del pubblico è sempre in aumento e durante “Shoot To Kill” Filippa scende in platea suonando a stretto contatto con i fans prolungando molto il pezzo, mentre “Deal With The Devil” è dedicata all’immortale Lemmy. Infine, al termine di “FFWF”, si ritirano lasciando il palco a Filippa, la quale e si cimenta in una lunga intro, tanto che viene raggiunta da Emlee che le tiene l’accordo porgendole da bere. Successivamente arrivano le altre compagne che si agganciano all’intro iniziando “Fire In The Rain”, che si presume sia l’ultima canzone invece per la gioia di tutti è l’inizio di un encore di quattro pezzi, il quale si conclude con “We Fight For Rock’N’Roll” dove incastrano la cover dei Beastie Boys “(You Gotta) Fight For Your Right (To Party)”. Ne risulta un inno al divertimento per chiudere in bellezza uno show di grande effetto sotto tutti i punti di vista. Acclamate a gran voce le ragazze di Stoccolma ringraziano di cuore, raccomandando di aspettarle al banco del merchandise per un meet’n’greet, infatti tempo di riposarsi un po’ ed eccole a disposizione di tutti per foto e firme a volontà. Un vero peccato che ci sia stata poca affluenza, ma quei pochi intimi sono stati ampiamente soddisfatti dalla loro carica e bravura.

Il Legend Club si è trasformato nel tempio del rock’n’roll grazie alle dirompenti esibizioni dei Five Ways To Nowhere e dei Run Chicken Run, che con professionalità e passione hanno tenuto alto il nome del rock italiano. Sinceri complimenti alle mitiche Thundermother che hanno dato anima e corpo, puntando tutto sulla sostanza realizzando uno show adrenalinico. Ringraziamo la Good Music e tutto lo staff del Legend Club per l’impegno che dimostrano costantemente nel creare fantastici eventi. Alla prossima!

Setlist:
Whatever
Cheers
Revival
Racing On Mainstreet
Hellevator
It’s Just A Tease
Enemy
Follow
Quitter
Deal With The Devil
Shot To Kill
FFWF

Encore:
Fire In The Rain
Give Me Some Lights
Thunderous
We Fight For Rock’N’Roll

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