LITA FORD + 17 CRASH + SANDNESS @ Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI) – 25/01/2020

by Giacomo Cerutti & Loris Clerico

Lita Ford a cura di Loris Clerico
Sandness e 17 Crash a cura di Giacomo Cerutti

Dopo la sua ultima comparsa sul suolo italico risalente al Gods Of Metal del 2009, per la gioia dei fans ritorna nel bel paese la regina del rock, sua maestà Lita Ford che toccherà l’Europa solo per due concerti esclusivi, di cui uno stasera allo Slaughter club richiamando grande affluenza. Ad accompagnarla abbiamo due band nostrane, i Sandness e i 17 Crash, pronti ad intrattenerci a ritmo di rock in attesa del piatto forte.

Di fronte a un pubblico già numeroso, aprono le danze i Sandness, nati nel 2008 e forti della pubblicazione del terzo disco “Untamed” fresco di pubblicazione, sul quale si baserà quasi interamente il concerto. Il trio parte con “Life Is A Thrill” seguita da “Tyger Bite”, dando una scossa iniziale al pubblico che brano dopo brano apprezza il loro sound coinvolgente. Robby Luckets alla chitarra e Mark Denkley al basso detengono una ritmica solida e marcata, sostenuta da corpose parti di batteria a opera di Metyou Tomeatyou. Inoltre, tutti contribuiscono alle parti vocali, sfoggiando timbriche calde sia tenui sia graffianti, che unite al rock sound creano brani genuini con un bel tiro. In passato hanno avuto l’onore di aprire per Nazareth, Tygers Of Pan Tang, Reckless Love, Hell In The Club, L.A. Guns e Adam Bomb, grazie a questa gavetta hanno acquisito una buona padronanza del palco. Il pubblico ricambia tutti i brani applaudendo sino alla conclusiva “Artificial Lover”, unico estratto dal primo lavoro “Like An Addiction”, senza dubbio questo trio si è fatto valere con una performance molto convincente, riscuotendo buoni consensi e assolvendo l’arduo compito di aprire la serata.

Setlist:
Life Is A Thrill
Tyger Bite
The Deepest Side Of Me
London
Radio Show
Tell Me Tell Me
Never Givin’ Up
Until It’s Over
Artificial Lover

La serata prosegue con i 17 Crash, che dalla fondazione nel 2011 da parte di Phil Hill e Ros Crash hanno pubblicato il secondo album “Hit The Prey” nel 2018. Con loro sia il sound sia il look prende una piega più glam-sleaze, e sulle note di “Lies” colorano l’atmosfera dando logicamente spazio ai nuovi brani, ma senza farne mancare dal primo disco “Reading Your Dirty Mind”. Inoltre, eseguono l’inedito “Change Your Way” che troveremo nel terzo lavoro che vedrà presto la luce. Una setlist breve ma concentrata dove hanno dato sfogo alla loro anima rock, a colpi di riff e assoli suonati da Wildcat e CJ “Black Dog” Guarne, accompagnati dalle pronunciate linee di basso emesse da Maxxx, e, gli scalpitanti piatti e pelli picchiati da Phil Hill. Il sound è completato dalla voce di Ros Crash estesa e capace di forti acuti, dimostrando anche una buona interazione, tuttavia nonostante il loro indiscutibile impegno complessivamente i brani risultano simili tra loro. Infine con “Hit The Prey, i toscani terminano un’esibizione non del tutto convincente ma raccogliendo comunque applausi.

Setlist:
Lies
Let Me Live Your Rock’n’Roll
Change Your Way
Journey To Nowhere
Rum All Night
Can’t Touch
Hit The Prey

Sono le ore 23.10 e dopo aver cantato a squarciagola tutti insieme “Balls To The Wall” degli Accept, arriva finalmente sul palco la regina dell’heavy metal! Sono passati tanti, anche troppi anni da quel Gods Of Metal del 2009 dopo cui Lita Ford non ha più suonato in Italia. La carismatica cantante/chitarrista ex-Runaways, che vanta anche di una brillante carriera solista, ha lasciato ed ancora oggi continua a lasciare, una traccia indelebile nel cuore dei rockers di tutto il mondo.
Sul palco dello Slaughter Club assieme a Lita troviamo una formazione davvero per soli intenditori!Dietro le pelli Bobby Rock, storico batterista di Hardline, Nitro, Vinnie Vincent Invasion e Nelson, che oltre a non sbagliare un colpo questa sera, ha fatto un assolo di batteria davvero micidiale. Marty O’Brien al basso completa la sezione ritmica, il quale ha anche registrato con artisti come Gus G, Chris Cornell, Tommy Lee e Celine Dion.  Infine, il personaggio che insieme a Lita, ci ha colpito di più è stato Patrick Kennison alla chitarra e voce, davvero i miei complimenti per tutta la performance che ci ha regalato questa sera. Ma è Lita che siamo interessati a vedere e ascoltare dalla prima all’ultima nota. Classe 1958, la regina questa sera ci regalerà grandi emozioni. Con le note di “Gotta Let Go” ci fa capire che è rimasta una giovincella,, un po’ vissuta, ma comunque giovane e grintosa in ogni sua mossa. “Larger Than Life”, “Back To The Cave”,  Playing With Fire” e “Out Of Blood  sono i pezzi che maggiormente hanno colpito questa sera e che hanno riportato indietro nel tempo la maggior parte del pubblico, per i più giovani come me è stato un grandissimo piacere ed onore sentire queste pietre miliari dell’hard rock! La setlist continua a stupire questa sera, perché è ricca di sorprese come “Cherry Bomb”, tributo alle Runaways, “Only Women Bleed” di Alice Cooper, “The Bitch Is Back” di Elton John e infine “Black Leather” dei Sex Pistols. Da non dimenticare assolutamente il tributo a Lemmy Kilmister con “Can’t Catch Me”, scritta con il tanto compianto leader dei Motorhead. Ma i fuochi d’artificio più belli vengono sparati alla fine. Ed è proprio così che Kennison e Lita, duettano su “Close My Eyes Forever” (collaborazione registrata ai tempi con Ozzy Osbourne). “Kiss Me Deadly” in chiusura è un vero e proprio “back to the 80’s” e parlando di performance vocale siamo molto vicini a quella originale. Seguono minuti e minuti di applausi decisamente meritati! Con il sorriso stampato sui volti salutiamo la regina che questa sera nella bellissima location dello Slaughter Club di Paderno Dugnano (che ringrazio per aver ospitato questa bellissima serata) ci ha regalato fortissime emozioni.

Aver scelto l’Italia come seconda e ultima tappa del suo tour ci fa molto onore, ma oltre a lei, bisogna ringraziare la Good Music e la Erocks Production e tutto lo staff dello Slaughter Club per aver organizzato questa super serata, di sicuro rimarrà impressa nella memoria di molti, anzi moltissimi! Saranno passati anche 11 anni dall’ultima performance sul suolo italico, ma Lita ha dato dimostrazione di essere ancora una ragazzina cui piace suonare, divertirsi e soprattutto far divertire. Dopo un’ora e mezza di pura energia possiamo solo dire una cosa: grazie di cuore, you rock!

Setlist:
Gotta Let Go
Larger Than Life
Relentless
Hungry
The Bitch Is Back (Elton John cover)
Playing With Fire
Back To The Cave
Can’t Catch Me
Drum Solo
Falling In And Out Of Love
Out For Blood
Cherry Bomb (Runaways cover)
Black Leather (Sex Pistols cover)
Only Women Bleed (Alice Cooper cover)
Close My Eyes Forever
Kiss Me Deadly

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