Immaginate di trovarvi nella Grande Mela. È notte e fa freddo. I comignoli delle case sputano fuori fumo ininterrottamente. State camminando tra la strade di questa giungla urbana e, all’improvviso, senza rendervene conto vi ritrovate in una zona malfamata, dove la luce non è benvenuta e il buio fa da amico a loschi affari. Un’unica e fievole luce proviene da un locale malmesso. E da quel locale si sente una musica ipnotica, quasi antica, che ti fa tornare indietro nel tempo. È questo ciò che ho immaginato ascoltando quest’album. Un album creato da tre boys del Kansas. Loro sono i Midnight Ghost Train.
Il loro nome deriva da una frase di “I’m So Lonely I Could Cry” di Hank Williams e, con questa scelta così azzeccata, il gruppo vuole dimostrare il sound che propongono: blues, Hard Rock, Southern e qualche sfumatura di Stoner. Questi sono i loro ingredienti.
Vennero alla luce nove anni fa con un EP, per poi successivamente creare un full length nel 2009 e uno nel 2012, per poi infine arrivare nel 2014 a firmare un contratto con la Napalm Records e a rilasciare nel 2015 “Cold Was the Ground”.
Ora, con questo “Cypress Ave“, hanno raggiunto i massimi livelli di produttività e creatività. I generi sono vari, rendendo il disco non monotono e gradevole all’ascolto.
Nella prima traccia si crea già un momento di nostalgici ricordi grazie alle struggenti melodie fuoriuscite dalla chitarra di Steve Moss, proseguendo con un ritornello cantato in modo rabbioso e rancoroso per le memorie passate non apprezzate pienamente. Con “Red Eyed Junkie Queen“, “Glenn’s Promise“, “Bury Me Deep” e “The Watchers Nest“ si procede con lo stesso stile Hard’n’Heavy dai tratti Stoner. Dalla sesta canzone tutto cambia. “Break My Love“ presenta in sé un tipico sound dei bluesmen di colore, accompagnata con dei colpi di cassa che ricordano i battiti di un cuore d’amor malato.
Originale e inaspettata, “The Boogie Down“ vede la partecipazione del rapper Sonny Cheeba, che trasforma la canzone in una sorta di traccia Hip-Hop. Non male, ragazzi! Davvero niente male! E pensare che il rap non mi piace!
Comunque sia, riassumendo in generale, quest’album è a dir poco perfetto. Moss al microfono, che scatarra brano dopo brano, ricorda molto Lemmy Kilmister. Non vi resta che ascoltare “Cypress Ave” in dolce compagnia con un buon bicchiere di Jack Daniel’s. Alla salute vostra!
Tracklist:
1. Tonight
2. Red Eyed Junkie Queen
3. Glenn’s Promise
4. Bury Me Deep
5. The Watchers Nest
6. Break My Love
7. Lemon Trees
8. The Boogie Down
9. Black Wave
10. The Echo
11. I Can’t Let You Go