Nati nel 2010 a Lipsia, nella Germania orientale, gli Zeit erano inizialmente composti da Fur alla voce e chitarra e Win alla batteria, ai quali si è unito nel 2013 Flakmann, bassista presente in tutti i lavori del gruppo dopo la prima demo.
La formazione, invariata da quattro anni a questa parte, propone un Black Metal con qualche sfumature atmosferiche ed altre più vicine al Doom Metal. “Konvergenz” è il primo album dei Nostri, ma è stato preceduto dalla già citata demo omonima e da tre EP: “Wintersturm”, “Trümmer” e “Garm”, usciti tra il 2013 ed il 2016.
Le prima traccia, “Verzerrt“, è tra le più rappresentative del complesso: dopo una breve introduzione in chitarra pulita, sfocia in un brano potente e diretto, per poi liberarsi in una parte intermedia completamente strumentale originale e ben curata. Le due seguenti, invece, “Trümmer” e “Nichts“, denotano un basso più evidente e riff più vicini al Doom e talvolta allo Sludge; la voce, però, rimane su uno screaming tipico Black Metal, e ciò convince solo a tratti.
Le parti vocali risultano essere l’aspetto negativo, soprattutto nei brani che si discostano maggiormente dallo stesso Black Metal, a discapito della proposta dei vari strumenti la quale è originale e evidenzia un bagaglio tecnico ben fornito. Nonostante l’album sia autoprodotto, è di buona qualità.
La seconda metà dell’album continua ad offrire brani validi come i precedenti, quali “Kalt” e “Latenz“, esponendo però gli stessi difetti e pregi.
Giudicando l’elaborato, il distacco tra la voce e gli strumenti è certamente il punto a sfavore più evidente, non facendosi apprezzare sempre. Fortunatamente per la band il problema non si pone in continuità, in quanto le parti strumentali la fanno da padrone per tutti i quaranta minuti di durata totale.
“Konvergenz“, per essere un debutto, è ben riuscito, e pur avendo parti poco accattivanti offre molti spunti per il futuro degli Zeit.
ZEIT – Konvergenz
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