I Walking Dead On Broadway sono una band tedesca che propone un deathcore classico senza troppi fronzoli e probabilmente ottimo in sede live per fare casino. “Slaves” è il nuovo album della band di Lipsia ed è accompagnato da un artwork ben fatto e da una produzione di qualità che ben si addice al genere dei nostri. Questa nuova fatica della band è nel complesso ben suonata e bisogna apprezzare i vari inserti elettronici o i vari intermezzi inseriti per evitare di rendere l’ascolto noioso, dopotutto il genere proposto dalla band tedesca non è un genere di per se particolarmente innovativo. Probabilmente anche a causa della giovane età del gruppo il risultato non è dei migliori. Le qualità ci sono e la volontà di snellire i pezzi con intermezzi variegati o comunque che escono dalle classiche sonorità del genere è da ammirare, tuttavia i brani spesso risultano senza capo ne coda, tanto che risulta difficile capire quando inizia una canzone e quando ne finisce un’altra. Il risultato è che il disco finisce presto per annoiare a causa della sensazione di confusione che si percepisce per tutto l’ascolto. Non è tutto da buttare poiché alcuni pezzi buoni ci sono: “Pitchblack” e “Silen” sono infatti tra i brani migliori del disco grazie alla loro schiettezza e ad alcune parti memorabili come il finale di “Silen“. Concludendo questo disco non è sicuramente tra i migliori dell’anno a causa di una mancanza di lucidità generale che rende il tutto caotico e confuso e, considerando il genere proposto dai nostri, alla lunga finisce per stancare. La band ha senza dubbio le qualità per fare meglio e per potersi dunque ritagliare uno spazio all’interno dell’affollata scena core. Menzione d’onore va fatta al cantante Robert che dimostra un’ottima estensione vocale passando da scream a growl con facilità e naturalezza. Ciò ricorda parecchio al sottoscritto Eddie Hermida dei Suicide Silence. La speranza è che i Walking Dead On Broadway aggiustino la mira e arrivino con le idee più chiare alla prossima prova in studio.
Riccardo Basso
Ascolto metal da parecchi anni, prediligo il Thrash e il Melodic Death, ma mi piace spaziare all'interno dei vari sottogeneri. Ho una passione per i fantasy, gli horror old school e i videogiochi. Band preferite? Slayer e In Flames!