Prima fatica discografica per gli statunitensi SEA, quartetto di Boston, Massachusetts, dedito ad un post-metal/sludge dalle molteplici sfaccettature. Formati da Stephen LoVerme al basso/voce, Mike Blasi e Liz Doom alle chitarre ed Andrew Muro alla batteria, i Nostri ci consegnano tre tracce sui 6-7 minuti di durata ciascuna, grazie alle quali l’ascolto del breve disco non risulta per nulla pesante.
I suoni, sporchi e lo-fi al punto giusto, si sposano bene con le composizioni che, nonostante la breve durata, presentano comunque una discreta varietà di mood: si passa infatti senza difficoltà da aggressioni sonore (come nella prima metà dell’opener ”Seer”) a parti più atmosferiche come in ”Moros”; la voce è ora sporca e urlata, ora pulita ed in linea con le sezioni meno tirate.
Dei tre brani presenti non ce n’è uno che spicchi più degli altri a livello di qualità. L’ultima “Chronos“, la quale chiude in ottima maniera questo EP omonimo, è quella che forse resta più impressa nella mente dell’ascoltatore grazie ad una melodia vocale decisamente più orecchiabile rispetto a quanto si può ascoltare sul resto del disco: a fare da contraltare a questo momento quasi easy listening troviamo comunque i trenta secondi più violenti del disco, con tanto di blast beat e voce gutturale del cantante.
L’artwork, realizzato da Vanitas Illustrations, merita anch’esso un elogio: lo stile grafico adottato rappresenta un perfetto accompagnamento alle atmosfere create in musica.
I Sea ci consegnano quindi un EP che, seppur brevissimo, mostra già una discreta personalità e mette curiosità per i prossimi lavori (già in programma uno split LP con i WeedWolf, che sarà supportato da un tour europeo). Decisamente promossi.
