Me And That Man è un progetto che ha attirato parecchie attenzioni negli ultimi mesi, visto che si tratta del side-project di Nergal, famoso frontman dei Behemoth. Il debut album di questa nuova creatura si intitola “Songs Of Love And Death” ed è esattamente l’opposto di ciò che il frontman polacco produce solitamente con la sua band madre. Il disco in questione, infatti, è composto da tredici brani country con sfumature blues che ci permettono di vedere il musicista polacco da una prospettiva diversa. Ovviamente Nergal non fa tutto da solo, poiché è affiancato da John Porter. Questo disco va ascoltato ovviamente tenendo conto che si tratta di un progetto secondario, ma questo non significa che sia di bassa qualità, anzi. L’album si apre con “My Church Is Black“, brano già conosciuto dai più essendo stato il singolo di lancio del progetto. La canzone in questione, grazie alle sue tinte dark e malinconiche, fa capire qual è l’andazzo dell’album che nel complesso si rivela molto introspettivo e piacevole, soprattutto nella prima parte. Pezzi come l’opener, “Cross My Heart And Hope To Die“, “On The Road” o “Love & Death” sono degli ottimi brani che creano un’atmosfera molto bella. Ovviamente non è oro tutto ciò che luccica, poiché nella seconda parte dell’album si assiste a un netto calo della qualità, vedasi brani come “One Day” o “Get Outta This Place” che si rivelano dei semplici filler poco ispirati. L’album si chiude con la triste “Ain’t Much Loving” che risolleva parzialmente una seconda parte poco ispirata.
“Songs Of Love And Death” si rivela nel complesso un tributo ai vari Nick Cave e Johnny Cash, non vuole essere nulla di nuovo o originale, vuole solamente essere una valvola di sfogo più introspettiva rispetto ai Behemoth. Il disco, sebbene non convinca totalmente, permette di vedere Nergal in una veste inedita e sicuramente interessante: il polacco infatti dimostra di avere una voce molto versatile. Si spera che i Me And That Man non restino un progetto legato a un solo album, ma che in futuro ce ne possa regalare altri, poiché nonostante alcuni cali il disco si rivela ben fatto e divertente a modo suo.