Animarma, band modenese di alternative rock che decide con questo nuovo EP di tornare, dicono loro, alle origini del loro sound dopo citiamo testualmente -frivolezze quasi pop rock- ed effettivamente il singolo che fa anche da opener è di buon auspicio, ma andiamo per gradi.
La band nasce nel 2011 in quel di Modena e di fatto è un’interessantissima proposta, dato che si loro sono di base alternative rock, ma a differenza di altre band del passato ed odierne del panorama italico propongono delle formule differenti e dei metodi compositivi piuttosto eclettici e fuori dal comune. Questi mix tra crossover metal anni novanta, degli arrangiamenti quais, con molta licenziosità permetteteci, stoner e hard rock.
Ottimi spunti per poter dare una versione personale e intima della musica alternativa italiana.
La rabbia tipica da cantante alternative rock è usata in modo differente dai soliti cliché e le composizioni, ripetiamo, non sono da meno. Aperture di chitarre a riff potenti ma contemporaneamente non invasivi, una batteria particolare e pronta a cambi di tempo e di groove; basso presente e preponderante per far da trade union con la batteria e le chitarre ma non fuoriluogo.
Le scelte di post produzione sono azzeccate e di livello piuttosto alto. Quindi complimenti per la scelta anche all’interno della seconda, ed a volte più difficile, fase ovvero mixing e mastering.
Ovviamente il cantato in italiano, scelta di campo ben chiara, porta a dare un pensiero aggiuntivo in merito alle tematiche proposte. Come da ‘copione’, e non in senso disprergiativo s’intenda, la band propone rimandi di quiestioni sociali e di ingiustizie dalla band viste e vissute ma non subite in silenzio. Non mali le scelte lessicali che vanno oltre le banali formule della rima baciata a tutti i costi e a fine di ogni verso a tutti i costi.
Delle cinque tracce che compongono queto EP dal titolo Horus di certo i due vertici della tracklist sono ottimi esempi delle capacità della band e quindi: Nell’Ade e Sputa fuori ma andrei anche ad aggiungere Invisibile che ha un appeal notevole.
Concludendo questo escursus, gli Animarma si dimostrano all’altezza di questa loro nuova creatura e li attendiamo al varco per un album intero; un plauso alla Alka records che li ha voluti promuovere e portare sotto la propria ala. Consigliati anche a chi è interessato a sonorità singolari e non monotone.
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