Gli Hellripper sono una one-man band scozzese di Aberdeen che è attiva dal 2014 e che nel corso degli anni ha pubblicato una serie di Ep che hanno portato nel 2017 alla pubblicazione di “Coagulating Darkness” che risulta difficile definire un Lp. Il disco in questione infatti si compone di otto brani, ma supera appena i venticinque minuti di durata. Gli Hellripper propongono una miscela di speed / black metal che non vuole essere per niente innovativo, vuole solamente suonare aggressivo e pesante, la band infatti ricorda tantissimo i Toxic Holocaust di “Evil Never Dies” e “… An Overdose Of Death“. L’album si rivela un viaggio nel tempo che porta l’ascoltatore negli anni nei quali è nato il metal estremo soprattutto grazie a una produzione grezza e molto old school che rende giustizia ai brani dell’album. Il disco si apre con la traccia più interessante del lotto ovvero “Bastard Of Hades” brano che introdotto da un basso distorto e che porta a un riff che sembra uscito direttamente da “Kill ‘Em All“. La successiva “Annelise” inserisce nella miscela un assolo che sembra uscito dai vecchi album degli Iron Maiden e che non stona nel contesto. “Demdike (In League With The Devil” scorre tranquilla e non si discosta molto dall’opener, ma questo vale bene o male per tutti i brani visto il genere proposto. Lascia il segno per la rabbia espressa invece “From Hell” quasi tre minuti di furia e malvagità che si fanno ricordare. Da citare vi è anche la conclusiva “Coagulating Darkness” che è la canzone più lunga del lotto e convince particolarmente anche per la varietà (termine da prendere con le pinze in questo caso) che la contraddistingue. “Coagulating Darkness” è un buon disco che si lascia ascoltare e diverte, è l’ideale per fare casino grazie alle sensazioni di rabbia e malvagià che lo contraddistinguono. L’album, sebbene non voglia risultare innovativo, pecca eccessivamente di originalità perché spesso i riff sono troppo derivativi e non possono non far balzare alla mente i già citati Toxic Holocaust o i primi Metallica e Kreator. Poco male comunque perché comunque questa nuova fatica degli Hellripper farà sicuramente felici i fan del genere e i nostalgici dei vecchi tempi. Ascoltando “Coagulating Darkness” risulterà molto difficile non muovere la testa a tempo e recuperare una lattina di birra da bere mentre ci si fa travolgere dalla furia della band scozzese. Gli Hellripper vanno sicuramente tenuti d’occhio perché hanno buoni margini di crescita nel genere e sembrano la classica band che live rende al meglio, guardando il genere proposto non potrebbe essere diversamente però!
Riccardo Basso
Ascolto metal da parecchi anni, prediligo il Thrash e il Melodic Death, ma mi piace spaziare all'interno dei vari sottogeneri. Ho una passione per i fantasy, gli horror old school e i videogiochi. Band preferite? Slayer e In Flames!
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