“The Third Secret” segna il ritorno sulle scene degli americani Fifth Angel, gruppo heavy metal formatosi negli anni ’80 e scioltosi nel 1989 dopo un paio di album. L’heavy proposto dai Fifth Angel in questa nuova prova in studio è all’acqua di rose, possiamo sognarci le sonorità dure e pure degli ultimi Saxon, Accept o Judas Priest; il sound del gruppo infatti è una miscela di heavy metal e hard rock con forti sfumature power che ricorda piuttosto Dio.
Il disco si apre con “Stars Are Falling“, pezzo diretto e senza fronzoli che ricorda gli Avantasia di “The Scarecrow”. Dopo la buona “We Will Rise” tocca a uno degli apici del disco, ovvero “Queen of Thieves“. La canzone in questione si basa su un mid-tempo roccioso sul quale si staglia potente la voce di Kendall Bechtel. In questo “The Third Secret” c’è spazio anche per una ballad che risponde al nome di “Can You Hear Me“, il pezzo suona però generico e monotono tanto da risultare uno dei brani peggiori dell’intero lotto. Discorso analogo lo si può fare per l’altro lentone dell’album: “Fatima“, brano ai limiti del filler e che risulta difficile da non skippare. I Nostri si riprendono nel finale con la title track e “Shame on You“, pezzo dalle forti tinte power tra i più interessanti del disco.
“The Third Secret” è un disco con luci ed ombre, se da un lato l’album cresce con gli ascolti guadagnando incisività, è altrettanto vero che ci sono troppi brani indigesti che risultano difficili da digerire. Tra i problemi del disco non si può non citare la prestazione di Bechtel dietro al microfono, che risulta spesso poco incisiva e inespressiva e questo sicuramente non dona lustro a “The Third Secret”. Il vocalist, infatti, ha una voce molto potente che non ha niente da invidiare a nomi più blasonati, ma in questo caso non riesce sempre a calzare alla perfezione con i brani. Il disco merita sicuramente la sufficienza e in questo autunno povero di uscite qualche ascolto se lo merita, ma difficilmente tra un anno sentiremo ancora parlare di questo disco dei Fifth Angel.