Spero che la band accetti vivamente le mie scuse, ma prima di questo disco non conoscevo davvero gli Entorx e visionando il presskit ricevuto della band, ho notato che hanno altre releases interessanti all’attivo, di cui mi occuperò successivamente. Capita di potersi perdere qualcosa di succulento con tanti album e tante band da ascoltare e purtroppo per gli Entorx precedentemente è andata così. Ma questa volta li ho davanti completamente, con un bellissimo artwork e una ricca biografia della band, che regala veramente la voglia di ascoltare le passate produzioni, sia per il gusto di rappresentare la loro musica nelle immagini degli album, che per il curriculum musicale stesso. Diciamo che con mia grande sorpresa, mi sono trovato ad ascoltare un album variegato, fresco e “ascoltabile” nel vero senso della parola, a differenza di tanti altri.
I nostri metallers, riescono a creare un connubio perfetto tra un Trash Metal davvero ben fatto a del Progressive Death di chiara impronta “schiacciasassi”. Ciò che risulta è un album che non stanca, colorato di tonalità scure e talmente vario da voler ascoltare sempre la traccia successiva per scoprire cosa hanno creato per deliziare l’ascoltatore. Devo dire che mi ha colpito molto la tecnica di questa band, davvero precisa e determinata nel voler creare l’impatto giusto per spaccare i timpani e lo stomaco di chi si trovano di fronte. Un gruppo da citare che mi sovviene al momento sono gli HATE, ma su certe cose le rievocazioni mi spingono anche verso gli OPETH più pungenti e (nel senso più positivo) su ALEXI LAHIO dei Children Of Bodom a livello di screaming. La differenza tra il growl e lo screaming sputato in ogni traccia, dà un vero senso a tutto, con una destrezza enorme e con una ritmica chiara, determinante, decisa e da applauso, contornata da risposte con cantato pulito e dal chiaro impatto evocativo. Il tutto si mischia a una pugnalata dopo l’altra, che sono sicuro per ognuno di voi vi riporterà a tante altre band conosciute o underground di cui vorrei venirne a conoscenza. Se l’album è appena stato dichiarato una pugnalata è perché non stanca, grazie anche all’interludio “Isolation” affidato ad uno stacco netto per sola chitarra, che ci dona il perfetto attimo di respiro, con un pizzico di malinconia e tristezza. Avete respirato? Bene, si riparte! “Madness Unchained” viene servita subito su un vassoio d’argento, in cui la voce (insieme alla ritmica) riprende campo nel massimo del growl e screaming e il connubio sembra voler catapultare l’ascoltatore al di sotto di ogni più profondo abisso. “Paranoid Conspiracy” rispecchia invece totalmente l’anima più Thrash a livello ritmico, mentre la voce cavernosa con screaming in ogni singola frase ti assale totalmente. “Morbidisse Rage” con partenza di rullante in prima linea, riporta subito all’animo più death metal degli Entorx, grazie anche al maggior uso del growl in primo piano, che successivamente poi viene messo in discussione dall’entrata della voce pulita nelle risposte, creando così un intermezzo quasi scherzoso (se mi posso permettere di scriverlo) dei migliori SOAD e delle clean vocals “alla Malakian”. Ma tutto riparte, grazie alla rabbia che si sente crescere nella voce principale e nella serietà e determinazione della band, che regala anche stop e ripartenze a cui mi sono affezionato subito. “LA BAND COMPLETA” la definirei, perchè come vi ho scritto precedentemente riesce sempre a stupirti, senza lasciarti mai immaginare cosa avverrà dopo, se hai il coraggio di inoltrarti ancora di più in questo inferno musicale. Riescono a coagulare alla perfezione gli stili che intendono riportare e con cui hanno marchiato il proprio nome, senza mai risultare stancanti e questo è sicuramente ottimo dal punto di vista sia compositivo che tecnico, perchè voler miscelare e assicurasi la massima resa non è roba da tutti. Chiude in bellezza l’album con “Death Machine”, dai chiarissimi riff serrati e spacca testa, ad una voce che (arrivati all’ultima traccia di questo lavoro) mi fa davvero ancora impazzire. Spero proprio di avere l’onore di poterli vedere dal vivo un giorno e sicuramente se mi passassero davanti in qualche locandina non mi resterebbero indifferenti, anzi sarebbero sicuramente un gruppo che mi spingerebbe ad essere presente, specialmente sottopalco. Bello davvero.
Tracklist
1. Overture: Condemnation
2. Black Dawn
3. Hypocritical Faith
4. PTSD
5. Isolation
6. Madness Unchained
7. Paranoid Conspiracy
8. Morbid Rage
9. Doomed
10. Death Machine (Bonus Track)