I BISON, o BISON BC che dir si voglia, sono una di quelle creature solitarie che vivono nella penombra, abituate a uscire allo scoperto solo quando hanno effettivamente qualcosa di superbo da offrire. “You Are Not The Ocean You Are The Patient” ci ha messo un po’ ad arrivare, ma la qualità che offre vale tutta l’attesa: la band canadese ha dato alla luce un disco denso, carico di emozione, personale e incredibilmente genuino, che in trentotto sudati minuti riesce a esprimere un potenziale enorme.
Il songwriting e la personalità dei BISON emerge fin dalle prime note. L’arpeggio che apre il disco è come un marchio che crea da subito una sensazione di familiarità con ogni singolo lavoro della band. Un vincolo di appartenenza che trascina nelle profondità di un album che entro il suo compimento riesce a prendere i sentimenti dell’ascoltatore e sballottarli come un vascello nella tempesta. Riff granitici, dissonanze, incisi melodici e drammatici costituiscono una texture sonora indimenticabile, complice anche una lieve deriva sperimentale rispetto i canoni della band. Forse i cinque anni di inattività hanno giovato al ricambio di idee.
Le parole chiave per capire questo lavoro mastodontico sono DINAMICA e PERSONALITA’, due elementi che insieme rendono l’ascolto longevo e sempre molto interessante: da un lato la varietà di influenze che condiscono la musica dei BISON di tinte Hardcore, Ambient, Death Metal e a tratti Grind; dall’altro l’enorme personalità che emerge in ogni singolo riff, linea vocale o beat, come se i nostri beniamini non potessero esser altro che questo, sempre perfettamente diretti al punto. L’enorme cura di arrangiamenti e composizione viene esaltata da una produzione viva, ruspante e cruda, ma molto raffinata. Niente è lasciato al caso e ogni strumento ha il suo spazio, lasciando il groove della band alla completa mercé dell’ascoltatore, cosa non sempre facile nella bolgia di suoni tipici del genere.
I BISON sono sempre stati la cenerentola della scena Sludge, ma ogni volta riescono a sorprendere. Personalmente, confido nel fatto che questo nuovo, oscuro e tetro capitolo possa aver il riscontro che merita. Se li conoscevate, potete dare il bentornato a una band leggendaria; in caso contrario, se siete fans di gruppi come SUMAC, ISIS, MASTODON, NEUROSIS e CULT OF LUNA, questa band fa assolutamente per voi.