SeventH è un progetto creato dai geniali veneziani Maximilian Goldberg e Marco Tumiatti, che in questo debutto, con il batterista degli Zeit, Cesco, hanno dato vita ad un lavoro superlativo e degno di nota. Si tratta di un concept di sperimentazione post metal moderno, con anima malinconica. Il lavoro è composto da sette brani ed è il percorso, di un uomo alla ricerca del proprio inconscio. Una volta focalizzato, si apriranno nuovi pensieri sulla propria vita, e dell’oscurità che gli confondeva le percezioni.
La tracklist è la trasposizione di questo viaggio, in modo tale che si possa seguire questo uomo nella propria avventura,
L’opener The Apostate in cui il sound è distorto cupo e aggressivo.
The Desert dove un riff grezzo viene sostenuto dalla batteria per tutta per la durata del pezzo.
The Tower in cui la voce leggera porta l’ascoltatore all’interno dell’avventura del protagonista.
The Exile viene aperto da un riff più soft dei precedenti, così come la batteria.
The Monarch ha un’ apertura fatta di inquietudine con musica sperimentale, mentre il cantato si nota per l’espressività a rendere sconfortante le condizioni concepite dalla musica.
The Dawn è un brano con l’avviamento in stile ambient sperimentale, un sound di chitarra eseguito di tocchi, su tonalità diverse.
The Throne, chiude il disco e lo fa con suoni melodici, distorti, dall’andatura moderata rendendo meriti musicali dei SeventH
La batteria di Cesco ha un ruolo importantissimo, ha la cadenza perfetta, rendendo imponente il suono articolato. La sperimentazione in cui si cimenta il gruppo, forgia le musiche ad alto livello.
Passo a passo, ogni verso, va a comporre il percorso di quest’avventuriero in cerca di risposte interiori.