Vi avevo già parlato di “Of Erthe And Axen: Act I” dei californiani Xanthochroid, di cui potete leggere a questo link. Arriviamo ora alla seconda parte di questo album, “Of Erthe And Axen: Act II”, che prosegue le vicende dei due fratelli Thanos e Sindr. Questa seconda parte, a differenza della prima, è composta da brani decisamente più vivaci, probabilmente meno di quanto ci si aspettava, ma senza dubbio un ottimo proseguimento sia dal punto di vista compositivo sia delle bellissime atmosfere che la combinazione di voce e melodie riesce a creare.
Come per la prima parte abbiamo un’intro strumentale, “Reveal Your Shape, O Formless One”, decisamente diverso dal brano che chiude l’atto I. Le melodie degli archi creano una sorta di atmosfera di tristezza e sconfitta, che ben si accorda con gli avvenimenti alla fine del primo atto: l’acceso scontro tra i due fratelli e la morte della loro amata.
Con “Of Aching, Empty Pain” cominciamo ad avere finalmente un assaggio della maggior vivacità di questo secondo atto, dove troviamo un misto tra voci dal pulite e scream di grande impatto, il tutto condito dall’ormai consolidato stile musicale della band, con moltissimi elementi musicali uniti in modo ottimo; stesso discorso per il brano seguente “Of Gods Bereft of Grace”, il quale sfoggia in chiusura una potenza musicale fantastica.
Seguono “Of Strength and the Lust for Power”, dal ritmo molto più frenetico, e “Walk With Me, O Winged Mother”, che è invece diametralmente opposta: un sottofondo di archi appena accennati accompagna le due voci maschile e femminile che nella prima metà del brano si prestano ad un canto leggero, nella seconda parte l’accompagnamento musicale si fa più acceso e quasi cupo ma sempre mantenendo un cantato pulito.
“Through Caverns Old and Yawning” è un pezzo davvero particolare: troviamo anche qui l’alternanza tra voce maschile e femminile, ma in questo caso sono accompagnate solamente da cori di sottofondo che fanno quasi assomigliare questo brano ad un canto sacro, spiccando particolarmente tra tutte le altre composizioni di questo album.
Ritorniamo a quello che potremmo definire come stile caratteristico di questo atto II con il settimo brano “Through Chains That Drag Us Downward”, mentre chiude il tutto “Toward Truth and Reconciliation” che mantiene l’alternanza tra intermezzi acustici, voci pulite e tratti con un tocco symphonic black che troviamo spesso nei brani di questo album. La chiusura di questo pezzo vede l’uso nelle liriche dei titoli delle canzoni di questo atto, con un accompagnamento musicale che ci regala un’ottima chiusura dell’ascolto di questo lavoro, grazie anche alla voce del cantante Sam Meador, che personalmente trovo davvero bellissima.
Che dire dunque di “Of Erthe And Axen: Act II”? Un bellissimo mix di voci, melodie ed orchestrazioni che, come nell’atto I, concorrono a creare atmosfere e storie di cui l’ascoltatore può quasi sentirsi partecipe. Davvero un’ottima continuazione e conclusione della storia narrata, che riesce senza dubbio a trasmettere forti emozioni per la durata di tutti gli otto brani contenuti.