La band romana Witches of Doom nasce a gennaio 2013, quando Federico Venditti, chitarrista (ex Ossimoro), Danilo Piludu alla voce, Jacopo Cartelli al basso e Andrea Budicin alla batteria, uniscono le proprie forze e le proprie esperienze musicali per dar vita ad una band di goth-stoner-doom rock che prende spunto dai nomi importanti in auge dagli anni ’70 fino agli anni ’90.
“Deadlights” è il loro secondo lavoro, composto da nove tracce e uscito per l’etichetta americana Sliptrick Records, a due anni di distanza dal precedente “Obey”.
Le influenze maggiori arrivano da gruppi come 69 Eyes, The Cult, Sisters of Mercy, Black Sabbath e Joy Division; un mix di suoni che vanno dal Goth allo Stoner/Doom Metal, con anche qualcosa di elettronico.
La copertina strana e curiosa allo stesso tempo, con il nome del gruppo in arancione che spicca su sfondo nero, mostra la figura di una ragazza che tiene sulle sue spalle il corpo di un pitone albino. Sulla fronte sembra avere il disegno di una croce e dietro questa figura ci sono due mani che danno l’impressione di spingerla in avanti.
La prima traccia, Lizard Tongue, inizia con un’intro di elettronica per poi, subito dopo, partire un riff metallico di basso, chitarra e batteria. Altra traccia curiosa è la numero quattro Winter Is Coming: stile dark rock, cupa e triste allo stesso tempo, con una strizzatina d’occhio ai Type O Negative. È presente anche una traccia strumentale, Mater Mortis, in cui la sezione ritmica la fa da padrona e tiene viva l’attenzione dell’ascoltatore. La traccia posta in chiusura, I Don’t Want to Be A Star, concede all’ascoltatore una sorta di viaggio nel tempo, richiamando le sonorità dei Doors con la voce di Danilo.
In un’ottica di insieme, le canzoni sono bene arrangiate e i suoni puliti, essendo un mix di diversi generi con la voce di Danilo che ben si adatta. Album consigliato e sicuramente da non lasciarsi sfuggire per i cultori di questo filone.
https://www.youtube.com/watch?v=rhYSsZK8M5A
