Molte volte per andare avanti è un bene guardarsi indietro. Questo deve essere quello che hanno pensato gli austriaci Vision of Atlantis con questo EP. Cinque tracce, le canzoni di maggior successo della band, re-registrate con la nuova line-up del gruppo. Un po’ di aria fresca dopo l’ultimo Cd Ethera è uscito nel 2013 e il radicale cambio di formazione.
La traccia di apertura, Lovebearing Storm, tratta dall’album di debutto della band Eternal Endless Infinity, ha in se una freschezza e maturità tutta nuova in cui si sente la magia dei due nuovi cantanti, Clementine Delauney alla voce femminile e Siegfried Samer alla voce maschile. La re-registrazione del secondo pezzo Lost, tratta dal secondo album del 2004 Cast Away, ha fatto un magnifico lavoro, rendendo il pezzo più potente e moderno. Winternight, song con intro di piano, molto dolce all’inizio che però poi esplode in un bel ritornello melodico e un po’ mieloso è tra tutte la canzone che più ci ha guadagnato in termini di produzione e qualità musicale. Il suono del pianoforte viene pienamente esaltato, così come le chitarre e la voce femminile. La nuova versione di Seven Seas, ci guadagna solo dai miglioramenti del suono, dovuta a una produzione eccelsa, mentre la cantante del pezzo originale più si accosta allo stile del brano. Arriviamo all’ultima traccia dell’album Last Shut of You Eyes, la quale veramente non necessitava di questo processo di re-registrazione. Il pezzo originale tratto dall’album del 2011 Maria Magdalena era già abbastanza carismatico e ben prodotto.
E’ difficile dare un giudizio su un EP di re-registrazioni. Ci sarà sempre chi dirà che le canzoni originali devono restare come sono state scritte e registrate e chi dirà il contrario. Su questo punto non mi esprimo, ma essendo i pezzi, la produzione e la registrazione ai massimi livelli, mi sento di dare un giudizio più che positivo a questo EP dei Vision of Atlantis.