I The Unguided sono una band svedese che si è formata da una costola dei Sonic Syndicate, poiché parte dei membri dei primi suonavano nei secondi. Il genere proposto dai nostri è praticamente lo stesso della band madre trattandosi di un melodic death metal con forti influenze elettroniche e core. A fine 2016 la band si è presentata con un EP, “Brotherhood”, composto da solamente due brani: “Nighttaker” e “Daybreaker“. Niente da dire su artwork e produzione che sono veramente di ottima qualità, ma sorge spontanea una domanda: era necessaria questa uscita della band svedese? A detta di chi scrive no, anche perché è composta da due soli brani che non sono nemmeno di qualità particolarmente alta o particolarmente originali. Questo “Brotherhood” potrebbe essere definito come il classico prodotto che può dare alla band qualche visualizzazione su Spotify, un prodotto che difficilmente verrà acquistato dai fan della band, sebbene abbia la funzione di introdurre il nuovo cantante/chitarrista Jonathan Thorpenberg. Valutare positivamente un’opera del genere è difficile proprio a causa della pochezza di contenuto, anche perché i brani non sono nulla di particolare o di rivoluzionario. Il voto si riferisce principalmente all’idea in generale che, per quanto avesse la funzione di introdurre il nuovo cantante, è decisamente pessima.
Riccardo Basso
Ascolto metal da parecchi anni, prediligo il Thrash e il Melodic Death, ma mi piace spaziare all'interno dei vari sottogeneri. Ho una passione per i fantasy, gli horror old school e i videogiochi. Band preferite? Slayer e In Flames!
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