Alcuni di noi li avranno scoperti per caso con i video “1979” e “Tonight, Tonight” che passavano ininterrottamente su MTV (la sentite un po’ di nostalgia?), altri, invece, li avranno seguiti fin dagli albori. Correva l’anno 1991 e usciva il primo album dei The Smashing Pumpkins, “Gish”.
Sono ormai passati ventisette anni e, dopo lo scioglimento durato sei anni, numerosi cambi di formazione e quattro anni di attesa dopo l’ultimo “Monuments To An Elegy” (2014), la band di Chicago è tornata finalmente con un nuovo e attesissimo full-length. “Shiny and Oh So Bright, Vol. 1 / LP: No past. No future. No Sun.“ segna l’inizio di una nuova era: la reunion dei fondatori Billy Corgan, James Iha e Jimmy Chamberlin, insieme al chitarrista Jeff Schroeder, nonché la firma con Napalm Records.
Ad aprire le danze è “Knights of Malta“, con i classici violini, i tasti di pianoforte e la voce di Corgan incorniciata da un coro al femminile. Accordi di basso accompagnano l’ascoltatore per l’intera durata di questo brano molto catchy nonostante la sua facile composizione e ripetitività. Si passa alla mia preferita, “Silvery Sometimes (Ghost)“, che si rivela un grosso ritorno alle origini per i più nostalgici come me. Lo stile di “Mellon Collie and the Infinite Sadness” (1995) è onnipresente e, non a caso, potrebbe ricordare una versione 2.0 della classica “1979“. Si tratta sicuramente di uno di quei brani che, nonostante tu non li abbia mai sentiti, riesci comunque a ricollegarli all’autore. E in questo caso, non vi è alcun dubbio sia una canzone in puro stampo Smashing Pumpkins.
È poi la volta della “ballata” dell’album: “Travels” è un brano lento e malinconico, dove il ritornello “It’s where I belong“, però, risulta troppo ripetitivo e finisce per annoiare. La salvezza è indubbiamente la chitarra di Schroeder, con un bellissimo assolo.
“Solara” è sicuramente il brano più interessante e, non a caso, è stato scelto come primo singolo di lancio della vecchia formazione. Riff di chitarra ritmica esplodono nel ritornello al seguito di una batteria violenta: difficile trattenere l’headbanging in uno dei brani più heavy di questo LP, che ci riporta un po’ indietro nel tempo al rock anni ’90 sotto l’influenza dei Nirvana.
Accordi al pianoforte incorniciati da colpi di grancassa danno il via ad “Alienation“: non facile da apprezzare completamente ad un primo e non attento ascolto, ma che richiede un po’ più di attenzione per riuscire a coglierne le numerose sfumature e, in particolare, le parole.
Si ritorna ad un sound molto heavy con “Matchin’ On“, di puro stampo rock&roll, per passare a note più melodiche in “With Sympathy“. Diversamente da “Travels“, questo brano riesce a incastrarsi bene all’interno dell’album e a rivelarsi probabilmente come uno dei migliori.
Un po’ troppo velocemente, si arriva all’ultima “Seek and You Shall Destroy“, che regala la giusta conclusione con un ritornello molto catchy e sonorità classiche di chitarra.
“Shiny and Oh So Bright, Vol. 1 / LP: No past. No future. No Sun.” segna sicuramente l’inizio di una nuova era Smashing Pumpkins. In questa nuova opera ritroviamo i suoni tanto familiari che ci riportano al secolo scorso, ma con qualche nota sperimentale in più. L’album è bilanciato alla perfezione, e ciò rende l’ascolto piacevole e scorrevole.
Anche questa volta, l’eclettico Billy Corgan continua ad affermarsi un songwriter di talento, realizzando canzoni di altissimo livello come quelle presenti (anche) in quest’ultima produzione.
Non possiamo sapere se si tratterà solo di un breve capitolo, ma penso sia unanime il desiderio di un sequel Shiny and Oh So Bright, Vol. 2.