Si sa, la Finlandia è sempre una garanzia per il metal di tutti i tipi e i The Hypothesis confermano questa teoria.
I The Hypothesis, band melodic death metal di stampo moderno finlandese nata nel 2009, dopo la pubblicazione del primo EP Nightshade nello stesso anno, presentano al pubblico il loro album di debutto Origin, nato dopo quattro anni di chiusura in uno studio nel mezzo della foresta oscura di Viitasaari.
Origin si presenta come un album in cui la tecnica è messa insieme a delle ottime atmosfere insieme a grooves e tempi alternati.
Parecchie sono le influenze che si sentono in quest’album, dai grooves alla Decapitated più recenti e Meshuggah alle atmosfere alla Children Of Bodom, dalla riffeggiatura degli In Flames ai tempi dei Dark Tranquillity.
Il mix di tutte queste influenza ha fatto nascere un ottimo prodotto che riesce a essere pesante ma allo stesso tempo gradevole all’ascolto, aiutato anche dalle linee di voce in pulita che alterna ogni tanto quella in growl che fa parte della linea generale vocale dell’album.
Nel 2011, prima dell’inizio delle registrazioni di Origin, i tre brani Weak Story, Shades To Escape e Scarface sono stati pubblicati come singoli, mentre il primo singolo ufficiale dell’album, con tanto di video ufficiale, è stato Eye For An Eye.
Sì, come detto all’inizio della recensione, la Finlandia non delude mai.
Origin è un ottimo album di debutto che fa capire di che pasta siano fatti i The Hypothesis, consiglio vivamente l’ascolto agli appassionati del genere e soprattutto agli appassionati dei gruppi sopracitati come influenti.
Un bel 8,5 da mettere in saccoccia!