TEL – Lowlife

by Jacopo Silvestri

Le band sotto contratto per Aural Music hanno sempre attirato attenzione nei loro confronti, almeno per il sottoscritto. La casa discografica romagnola (insieme all’affiliata Code666 Records), infatti, ha sempre proposto prodotti di qualità, concentrandosi sul valore dell’offerta piuttosto che sulla frequenza delle uscite, lanciando nel mercato solo formazioni valide; come i vari Amesoeurs e Ne Obliviscaris, ma non solo.
Lo sguardo sagace dell’etichetta porta con sé aspettative relativamente alte anche sugli americani Tel, i quali giungono al loro debutto con questo “Lowlife“, un lavoro breve ma deciso, che mette sul piatto un inizio promettente di carriera, con l’unico difetto di essere ancora leggermente acerbo.

Tra spezzoni più epici che virano improvvisamente verso altre parti molto più aggressive, i Nostri ci dimostrano subito di che pasta sono fatti, partendo da una base molto vicina al Doom classico alla quale vengono aggiunte ragionate influenze Sludge, più dirette e cruenti. Questa caratteristica si nota fin da subito, con l’opener “Ouroboros” che passa da una prima metà con gli elementi tipici del genere a un finale dove il riffing diventa più irruento, seguito dal cantato di Dante DuVall, che vira verso un growl energico. La seguente “Submerged” segue la strada della precedente composizione, dedicandosi maggiormente alla melodia, con un notevole intermezzo pieno di groove e molto profondo. L’atmosfera colma di serenità che via via si forma, però, non dura per molto, con “Red Level” che si presenta subito con determinazione e impulsività. Le conclusive “Choke” e “Strangers” continuano senza particolari svarioni. La prima si dimostra semplice ma efficace, mentre la successiva si approccia in modo diverso, con un aumento graduale dell’intensità, passando dalla partenza in pulito a certi passaggi più spediti e incisivi.

La buona contrapposizione tra pace e aggressività mostra sicuramente una formazione con idee chiare e capacità compositive intriganti, ma che allo stesso tempo necessita di qualche accorgimento per raggiungere risultati ancora migliori e degni di nota. L’offerta valida permette comunque di aspettarsi grandi cose dal futuro degli statunitensi, con questo “Lowlife” che ha tutte le carte in regola per essere il primo passo di una crescita redditizia. In apertura avevamo elogiato le produzioni firmate Aural Music, e anche in questo caso l’etichetta nostrana non ha deluso.

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