I Tears Of Blood sono una band veneta che propone un metalcore fortemente influenzato dai vecchi Trivium, forse anche troppo. “A New Way Of Life” è il primo disco della band ed è uscito a ottobre 2016. Ciò che balza subito all’occhio è la produzione che è veramente di ottima qualità considerando che si tratta di un esordio, gli strumenti infatti sono tutti bilanciati alla perfezione e non si rubano la scena a vicenda. Musicalmente parlando i nostri, come già detto sono fortemente influenzati dai vecchi Trivium, ma forse troppo. Questa cosa infatti la si nota praticamente già con l’opener (se non si conta l’intro) “A New Black World” dove la struttura del brano non può non far pensare a Heafy e soci. Altro esempio di ciò può essere “From Dark To Light” dove i Tears Of Blood si immedesimano veramente nella band americana. A questo punto bisogno dire che musicalmente il gruppo italiano è veramente preparato dal punto di vista tecnico, ma non ha un’identità precisa. Questa cosa non è una condanna, anche perché la band è al primo full lenght e non è nemmeno formata da troppi anni. “A New Way Of Life” nel complesso scorre liscio e, come previsto dal genere proposto, non si farà troppa fatica a memroizzare i ritornelli melodici perché non ci troviamo di fronte a brani particolarmente complessi. Tra i pezzi più interessati si possono segnare “Legion” e “Never Forget” dove nell’ultima i nostri attingono a piene mani anche dai Bullet For My Valentine. Concludendo questa prima prova in studio dei Tears Of Blood non è da bocciare perché si tratta di un primo disco ed è normale che il sound non sia ancora ben definito, tuttavia la band deve assolutamente liberarsi dell’ingombrante ombra dei Trivium che è veramente troppo presente, tanto che in alcuni punti sembra addirittura di sentire la band originale. Se i Tears Of Blood continueranno su questa strada resteranno una semplice cover band e ciò sarebbe un peccato perché il gruppo ha le potenzialità per essere qualcosa di più. “A New Way Of Life” è dunque consigliato ai fan dei Trivium che non hanno digerito la svolta presa dalla band dal dopo “Shogun”.
Riccardo Basso
Ascolto metal da parecchi anni, prediligo il Thrash e il Melodic Death, ma mi piace spaziare all'interno dei vari sottogeneri. Ho una passione per i fantasy, gli horror old school e i videogiochi. Band preferite? Slayer e In Flames!
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