Nel manuale del bravo recensore la prima regola è essere obiettivi ed oggettivi. Descrivere nella maniera più veritiera possibile quello che il lettore troverà nell’album musicale recensito. Quanti pezzi saranno? Quanti assoli e virtuosismi? Ma è davvero “trve metal duro e puro” o l’ennesima commercialata per chi non capisce niente? Se è ciò che cercate in questa recensione, forse dovreste rivolgervi altrove. La concorrenza non manca…
Siete ancora qui? Bene, ma poi non dite che non vi ho avvisati.
Perché descrivere a parole la musica di Tarja è un compito arduo, ai limiti dell’impossibile. Sarebbe come descrivere la cioccolata a chi non l’ha mai assaggiata, come descrivere il rosso ad un daltonico acromatopsico.
Perché Tarja è più di un’artista. È un’istituzione della musica metal sinfonica. Può piacere, può non piacere, la si può preferire ad Annette e Floor, o si possono preferire queste due, ma sfido chiunque sano di mente a sminuirne la bravura e le qualità.
Perché ho personalmente un debole per lei. Mi innamorai della sua voce ai tempi dei Nightwish ed è un amore che dura ancora oggi, dopo circa 21 anni.
Perché parleremo di “Act II“, un live-album filmato durante il tour mondiale”The Shadow Shows”, 200 show in 40 stati differenti davanti a 1 milione di persone, con filmati presi dallo show esclusivo per pochi intimi filmato al Metropolis Studio di Londra, ma sopratutto dal concerto tenuto in Italia al Teatro della Luna di Milano. Ed io c’ero (qui la nostra testimonianza).
Perché chi era presente non potrà che emozionarsi a rivedere e risentire Tarja. Ci sarà un mix di emozioni che vanno dall’orgoglio (il già citato “io c’ero”) al malinconico (“speriamo che torni presto”). Mentre chi non era presente potrà assaporare, almeno in parte, le sensazioni provate da chi c’era. Perché, diciamocelo francamente, tutte le band, prima o poi, pubblicano un live-album. Ma il 90% di questi sono spesso inutili riempitivi, voluti quasi esclusivamente dalle etichette discografiche per motivi economici. Invece in questo lavoro c’è una qualità artistica e tecnica come poche volte ho visto e guardare/ascoltare questo live-album permette di immergersi pienamente nelle atmosfere dei concerti della cantante finnica. C’è una cura per il dettaglio, per i particolari, che fanno capire che non è l’ennesimo riempitivo: è un lavoro voluto e curato da Tarja in prima persona.
Non vi mentirò. Per quanto possiate provare le sensazioni di un live in prima persona, ovviamente non è la stessa cosa. Ma potrete sicuramente farvi un’idea di cosa è un concerto di Tarja. Per chi non ne fosse a conoscenza (cosa ci fate in questo articolo?) “Act II” sarà pubblicato il 27 luglio 2018 su earMUSIC in praticamente qualsiasi formato desiderabile, dal semplice doppio CD al mediabook con l’ormai immancabile Blu-ray contenente anche due show filmati in Polonia e in Francia.
Come ha dichiarato recentemente la stessa Tarja, la musica è emozione. Tocca dei tasti dentro di noi che nemmeno pensavamo esistessero. E lei ci riesce. Come pochi altri. Come nessuno. Servono davvero altre parole?