Album di debutto per Surgical Meth Machine, nuovo progetto del conosciutissimo Al Jourgensen, di cui vi abbiamo già
parlato recentemente in alcuni nostri articoli (vedi AL JOURGENSEN: il suo nuovo progetto Surgical Meth Machine)
Già membro dei Ministry, band statunitense più che conosciuta in ambito industrial ma, che ormai non è più attiva dal 2013, Al Jourgensen ci presenta il suo nuovo ed interessante progetto con un album decisamente particolare, dalle sonorità più variegate ed in un certo senso, malate.
Non facile da ascoltare per chi non è molto avvezzo al genere come la sottoscritta ed infatti, di primo acchito rimango anch’io un po’ scioccata da tutto questo mix distorto di elettronica e metal ma, questo non mi distoglie certamente dal proseguire il mio ascolto.
Il disco parte con la malatissima ‘I’m sensitive’, una canzone che lascia veramente poco spazio a qualsiasi interpretazione, il testo è più che diretto e certamente la musica lo è altrettanto, una vera e propria bomba sonora. Tra le altre canzoni che mi permetto di segnalare, sicuramente ci sono ‘Gates Of Steel’, ‘Just Keep Going’ e la traccia conclusiva, ovvero ‘I’m Invisible’, la quale risulta particolare anzi, decisamente bizzarra.
Nel complesso, un album che forse non farà la storia della musica ma che ritengo sicuramente essere ottimo mezzo per distogliere la mente dalla pura razionalità, anche se a tratti risulta veramente un po’ troppo pesante, confuso e sicuramente non adatto a chi cerca sonorità ‘leggere’.
Al Jourgensen forse ha osato e voluto un po’ troppo, la combinazione di suoni risulta alquanto laboriosa e rende l’ascolto decisamente impegnativo per l’ignaro ascoltatore. Peccato, mi sarei aspettata indubbiamente qualcosa di più intimo da un personaggio come Jourgensen e, tengo a precisare che questa non è una bocciatura ma, purtroppo neanche una promozione a pieno titolo.