EP di debutto nei confronti del grande pubblico per i Sublevel, una band tedesca che unisce death metal di stampo moderno ad elementi progressive. Inizio col dire che mi ha conquistato subito con la qualità della produzione: per essere un EP autoprodotto suona veramente organico e diretto, i suoni sono molto curati e servono il mood del prodotto.
Arriviamo al dunque. Dopo un’intro ambient, il primo vero e proprio pezzo, “Disposition“, ci viene sparato in faccia senza pietà e capisco che questi ragazzi vanno tenuti d’occhio in futuro: ho sentito più novità e creatività in due minuti e mezzo e in interi dischi di band già conosciute. Insieme alla traccia successiva, “Empire“, sono riusciti ad unire le sonorità ambient e aggressivo-melodiche dell’hardcore ai blastbeat ed alla violenza più tradizionale del death metal, mantenendo comunque una personalissima originalità nella scrittura dei riff e nell’arrangiamento. “I’m Perfection” mi riconferma le qualità trasformiste dei soci, i passaggi di carattere djent si sposano alla perfezione con le strofe quasi brutal, ed è anche la prova di forza della voce di Marvin, il quale possiede un growl molto aggressivo e pesante. La title-track è anche il pezzo più lungo dell’opera, con i suoi quasi cinque minuti di durata: si sente che è il brano più importante, l’arrangiamento è più fitto, i riff più serrati e variegati per ottenere un mood molto interessante e cupo, che vede anche l’uso della voce pulita ed un assolo.
Concludendendo, anche se i brani veri e propri sono solo cinque con degli intermezzi all’inizio, metà e fine, questi Sublevel mi hanno davvero conquistato. “Borders“è disponibile su Bandcamp, Spotify, YouTube e sulle principali piattaforme streaming, dategli un ascolto!
Tracklist:
- Revery
- Disposition
- Empire
- Syncope
- I’m Perfection
- Divided
- Borders
- Apathy