Fury, secondo album dei nostrani Speed Stroke è finalmente disponibile; gli Speed Stroke si confermano come una delle realtà più interessanti del panorama hard rock nazionale, la loro energia e l’entusiasmo nella performance che aggancia il pubblico. Gli Speed Stroke non sono solamente animali da palcoscenico riescono anche a marcare la loro energia sun disco.
La traccia d’apertura, Demon Alcohol, violenta e furiosa fa capire fin da subito quali siano le sonorità della band e cosa dovremo aspettarci in tutto l’album.Anche se la successiva Break Your Bones, quasi a smentire le presentazioni, risulta essere più orecchiabile, si tratta solo dell’ ingannevole calma prima della tempesta.
Con Bet It All, infatti, l’esplosione delle chitarre ci colpisce come una violenta e improvvisa tempesta che ci sorprende. Un brano decisamente molto hard-rock, ma di un gusto anni ’80.
La bufera prosegue con From Scars To Stars. Un fascio di luce, con musica e voce che mi ricordano molto gli L.A. Guns, e ci afferra in The End Of The Flight, con il suo ciclone di suoni decisamente molto coinvolgenti, fino a scuoterci le ossa con 1 More 1, un susseguirsi di percussioni che precedono l’attacco di voce e di chitarre deformate.
Believe In Me è travolgente, come se non fossimo già abbastanza presi dal vortice. Un pugno nello stomaco tra ritmi e cori a gran voce.
Il ciclone si placa con la bellissima e trascinante City Lights, interpretata da una voce talmente roca e malata (in senso buono) da perdere ogni sdolcinatezza. Una ballad sospinta da graffiante chitarra.
Grandioso l’intro di Lock Without A Key e la ritmica che segue.
Love In A Cage mostra nuovamente la voce di Jack in tutta la sua cattiveria. Anche qui la melodia è di ottantiana memoria… e come ultima “ripassatina” la furia del suono ci stende con il colpo di grazia di Monnaliesa, una vera e propria sferzata di puro rock.
Fury degli Speed Stroke è un album di grande impatto: sound grezzo, sanguigno, sporco e cattivo, con il cantato che si fonde perfettamente, creando un disco di alto livello che non ha niente da invidiare ai dischi di altri gruppi rock internazionali.