Tutti abbiamo sognato almeno una volta di poter far musica insieme alla propria famiglia o almeno essere apprezzati per quel che si fa. Gli Smoke Mountain sono una famiglia della Florida che condivide lo stesso sogno, suonare tutti insieme e farlo come si deve. Formati nel 2015 da Sarah Pitt alla voce, Lee Pitt alla chitarra e Brian Pitt alla batteria: moglie, marito e fratello.
Parliamo comunque di un primo EP, una rampa di lancio verso qualcosa che magari evolverà in un album o di più. Abbiamo a che fare con un EP totalmente autoprodotto e potremmo incombere in quel che si può definire un prodotto con mancanza di un sound professionale: per il genere proposto, invece, direi che il risultato si dimostra soddisfacente. Un particolare che spicca su altri è anche il rosa acceso della copertina, con la stessa cantante che brandisce un teschio invocando non so quale dio, un artwork minimale ma d’impatto. Poca roba e tanta resa. Una volta ascoltate le tre canzoni che arricchiscono questo EP, possiamo notare il buon lavoro svolto nel registrare e mixare sia chitarre e bassi (aggiunti precedentemente) che batterie e voci. Giusto in qualche momento la batteria, soprattutto il rullante, non “buca” a dovere il mixer, ma per il resto è amalgamato per bene. Lo stoner è fatto di sound caldi ricchi di bassi e quello stile Fuzz che li caratterizza. “Violent Night” è la canzone che colpisce più di tutte per il suo ritmo sincopato e strutturato linearmente. Abbiamo una linea ritmica molto semplice ma allo stesso tempo travolgente con la voce effettata di Sarah. Le altre due hanno comunque il loro bel tiro con ritornelli che ti restano in testa anche se non hanno la marcia in più caratteristica del brano sopracitato.
Concludendo, gli Smoke Mountain hanno fatto un buon lavoro, già con un sound che li può caratterizzare e distinguere da altri gruppi, che non è affatto un punto da sottovalutare. Un trampolino di lancio verso un full length ricco,completo e più maturo.