Ci troviamo di fronte a un interessante scena nel panorama metal attuale, l’alternative. Un genere che ancor’oggi è difficile da etichettare per le sue innumerevoli influenze e stili, sia estetici che musicali. Curiosando un po’ qui e un po’ là su Internet, mi è capitato sottomano questo gruppo per i quali, francamente, vale la pena immergersi in un ascolto per gustarli appieno. Ma chi sono questi ragazzi? Da dove provengono?
Tutto ebbe inizio in un caldo giorno d’estate del 2010 a Scunthorpe, nel Lincolnshire. Skarlett, la tutt’ora cantante e chitarrista del gruppo, decide di formare una band assieme ai suoi compagni di scuola Tom, Danny e Luke. Ispirati da gruppi quali Halestorm, Bullet for my Valentine e Alter Bridge nascono così i Fuzion, per poi cambiare subito il nome in Skarlett Riot, titolo con evidente riferimento al nome d’arte della cantante. Pubblicano qualche lavoro di notevole successo e ora hanno dato alle stampe questo “Regenerate” sotto sotto la label svedese Despotz Records. Più melodico e oscuro dei precedenti album, con riff aggressivi dal sapore Heavy, orecchiabilità nei ritornelli, la voce pop di Skarlett e un lavoro eccellente di batteria. Queste sono le colonne portanti del nuovo full-length. Nei brani si sente molto l’influenza Alternative degli Asking Alexandria e già citati Bullet for My Valentine. L’album presenta anche qualche piccola falla con “Affliction“, “Outcast“ e “The Storm“, forse troppo banali e poco incisive. Canzoni che hanno destato in me maggior interesse sono state la prima “Break“, dove durezza e delicatezza di sprigionano con il cantato di Skarlett, “Calling“, con il suo assolo davvero degno di nota, e “Paralyzed“ con i suoi riff oscuri.
In conclusione, “Regenerate” non entusiasma ai massimi livelli, ma presenta buoni spunti che in futuro la band dovrebbe sviluppare e migliorare per far sì che proceda senza alcun intoppo.