Giro di boa per i lusitani Sinistro, giunti con questo “Sangue Cássia” al famigerato terzo album della loro discografia, il secondo sotto l’ala della Season Of Mist dopo il precedente “Semente”, datato 2016. Reduce da un tour insieme a Paradise Lost e Pallbearer che ha messo il nome un po’ sulla bocca di tutti i fan delle sonorità doom e affini, il quintetto lisbonese capitanato da Patricia Andrade si presenta agli albori di questo 2018 con un album solido ma non banale, sfaccettato al punto giusto e che richiede una certa dose di ascolti nonché un certo mood per essere apprezzato come si deve. Un disco dai toni caldi e malinconici che si destreggia con scioltezza tra doom, ambient e rock, strizzando l’occhio anche al trip hop e all’elettronica (“Nuvem“). La voce della Andrade, vera protagonista dell’opera, misteriosa e suadente, ben si sposa con la musica sia nei frangenti più pesanti, come nell’iniziale “Cosmos Controle” e in “Abismo“, così come nelle composizioni più pacate, come la setosa “Vento Sul“. Interessante come il lavoro sia caratterizzato da una forte connotazione cinematica, dando quasi l’impressione di essere stato composto come colonna sonora di un ipotetico film d’autore: una cosa forse voluta, visti i bei video surreali realizzati per “Lotus” e gli altri due singoli. Anche il cantato in portoghese risulta parte attiva con un suo ruolo nell’insieme (al netto delle preferenze del sottoscritto in termini di lingue straniere) e riesce a non pestare i piedi agli altri strumenti nei momenti più “affollati”, salvo poi appropriarsi dei riflettori quando le note suonate si fanno più diradate. Nonostante sia difficile trovare dei veri e propri difetti, è da segnalare come l’approccio iniziale non sia necessariamente semplice, richiedendo un minimo di perseveranza per coglierne il valore.
Prova quindi superata per i Sinistro, che continuano percorrendo il sentiero già tracciato dai precedenti lavori con un fritto misto di emotività che tocca e riesce a far convivere tra loro una serie di influenze di non immediato accostamento. Ascolto consigliato a chi è avvezzo ai generi su citati e, forse ancor più, a chi ha la tendenza verso stati d’animo proni alla malinconia et similia.