“Of Truth And Sacrifice” è il titolo del nono album degli Heaven Shall Burn, band che propone una miscela molto spinta di Metalcore e Melodic Death Metal. Il gruppo tedesco è senza dubbio uno dei pesi massimi della scena core attuale e nel corso degli anni ha fatto della coerenza il suo punto forte. Il possente muro sonoro con sprazzi melodici ed epici guidato dallo scream molto particolare di Marcus Bischoff ha permesso ai Nostri di ritagliarsi uno spazio sempre più grande nella scena metal europea (sebbene in Italia i Nostri abbiano sempre fatto fatica ad attecchire). Altro punto forte degli Heaven Shall Burn sono le tematiche sociali e ambientali trattate nei loro dischi, questo “Of Truth And Sacrifice” non poteva dunque essere da meno. Questo doppio album infatti ruota attorno alla ricerca della verità e ai sacrifici che è necessario fare per raggiungerla, soprattutto in una società come quella odierna che è guidata dai social media e dove la gente ha i paraocchi. La copertina stessa vuole essere un’interpretazione di questo concetto, il sacrifico della donna che protegge il bambino che rappresenta la verità.
L’idea di un doppio album degli Heaven Shall Burn non nego che mi ha fatto sudare freddo visto che i Nostri non sono famosi per essere particolarmente variegati, quindi più di novanta minuti di musica sarebbero potuti risultare molto pesanti con l’effetto noia dietro l’angolo, ma fortunatamente queste paure sono state fugate già dopo pochi brani, ma andiamo con ordine.
L’album si apre con una breve intro, “March Of Retribution” e a seguire abbiamo tre brani pienamente nello stile dei tedeschi, che dimostrano come la band sia una vero tritacarne quando si tratta di pestare sull’acceleratore. Ecco che quindi dopo le ottime e classiche “Thoughts and Prayers“, “Eradicate” e “Protector” abbiamo la prima sorpresa che risponde al nome di “Übermacht“, brano che miscela il Death Metal dei Nostri a sonorità industrial che rimandano a Nachtblut e Oomph!. Altro esperimento ben riuscito è “Expatriate“, canzone da più di otto minuti dove gli Heaven Shall Burn decidono di sperimentare fondendo elettronica e musica classica per un brano molto cupo guidato dalla voce di Marcus che risulta molto espressiva. Se la prima parte dell’album si rivela tutto sommato abbastanza standard, nella seconda metà i Nostri escono molto di più dai loro schemi. Dopo la piacevolissima “Children Of A Lesser God” che non avrebbe sfigurato su “Veto” abbiamo due episodi che permettono alla band tedesca di esplorare nuovi territori, ovvero “La Résistance” canzone praticamente elettronica e “The Sorrow Of Victory“. Quest’ultima ha un minutaggio elevato e mette in mostra la versatilità di Marcus Bischoff dietro al microfono. La successiva “Stateless” invece ci riporta a sonorità Death Metal serratissime che fanno muovere la testa. Dopo la superflua cover dei Nuclear Assault “Critical Mass“, si arriva alla conclusione di questo secondo disco con la classica “Eagles Among Vultures” e “Weakness Leaving My Heart“, malinconica canzone dal minutaggio elevato dove a farla da padrone sono archi e pianoforte che si fondono con le sonorità tipiche della band tedesca.
Tirando le somme “Of Truth And Sacrifice” è una sorpresa non indifferente che spazza via tutti i dubbi che potevano essersi creati quando è stata annunciata la formula del doppio album, merito anche di una produzione potente e compatta che rende giustizia a tutti i musicisti coinvolti. Questo disco potrebbe segnare un nuovo punto di partenza per gli Heaven Shall Burn che hanno colto la palla al balzo per aggiungere nuovi elementi al loro sound senza perdere la loro natura. Il disco in questione richiede tempo e per quanto possa sembrare immediato richiede comunque un ascolto attento per essere apprezzato totalmente, sopratutto quando i Nostri decidono di muoversi su strade non tipiche per loro. Nel complesso l’album non annoia e riesce a coinvolgere l’ascoltatore fin da subito, cosa non scontata viste le dimensioni del disco. L’unico dubbio è forse relativo alla resa live di alcuni brani. Se canzoni come “Eradicate” e “Children Of A Lesser God” entreranno di prepotenza nella scaletta live della band, resta il dubbio su brani altrettanto validi come “The Sorrow Of Victory” e la possibilità di suonarli dal vivo vista la loro particolarità. In ogni caso è innegabile che “Of Truth And Sacrifice” sia uno dei punti più alti della discografia degli Heaven Shall Burn.