NIFROST – Orkja

by Luca Gazzola

Ritornano i Nifrost con un nuovo album a due anni da Blykrone. Gruppo norvegese nato nel 2005 a Jølster, esordisce 5 anni dopo con il demo Myrket er kome, e in seguito pubblica 3 album, compreso questo. Si tratta di epic black metal pestato con parti melodiche in un interessante connubio di tremolo picking e riff e bridge orecchiabili, con influenze di gruppi come i Nordjevel, Helheim e Mistur. Si tratta di un album pestato e rapido, composto da 7 brani di una durata variabile dai 3 ai 9 minuti per una durata complessiva di 38 minuti circa.

Tra le canzoni rilevanti:

  • Orkja brotna: terzo brano dell’album. Si tratta di un pezzo interessante, con parti lente e veloci prese direttamente dal black metal anni ’90-2000, e cori che si rifanno all’epic metal, il tutto unito in un pezzo che riesce a far coesistere le varie influenze in meno di 4 minuti. L’assolo di natura heavy-epic metal, poi, si incastra perfettamente nonostante il genere non si presti particolarmente a ciò.
  • Sirkel: quinta canzone. Si tratta del pezzo in cui il black la fa più da padrone, con ritmi forsennati, voce gracchiante, toni cupi e cori lugubri. Un brano che vola, facendo sembrare che duri meno dei 5 minuti abbondanti che figurano, in un brano che rimanda a gruppi come Immortal o Darkthrone. Questo pezzo era uscito come singolo in maggio, ed ha riscosso entusiasmo risultando uno dei pezzi più ascoltati su Spotify.

Rispetto all’album precedente le atmosfere sono più cupe, prediligendo il black “puro” rispetto alle influenze folk che facevano capolino a tratti in Blykrone, ma senza rinunciare alla componente melodica che comunque figura in diversi punti, ma più in forma epic o heavy metal rispetto a prima. Rimane comunque un album decente con un suo stile personale, con una sua evoluzione rispetto alle opere precedenti, ma comunque attingendone alcuni tratti da entrami gli album che lo hanno preceduto. Non è black pesante e “standard” come Motvind, prendendone comunque le atmosfere cupe e gli intermezzi acustici, e non è melodic epic “carico” come Blykrone, riprendendone i riff orecchiabili e relativamente puliti.

1. Nauden
2. Eit siste ynskje
3. Orkja brotna
4. Hausten
5. Sirkel
6. Vatnet blir til blod
7. Ishjarte

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