EP d’esordio degi Masking The Hate che in venti menuti si presentano in tutto il loro splendore, passando dal Black al Celtic, con ottimi spunti melodici, in modo mai banale e tutto ben pensato!
Tutto parte con “Prelude“, una breve intro che con sonorità celtiche ci accompagna a Urnield un pezzo molto atmosferico in cui traspare tutta aggressività del quintetto, che sfocerà per intero nella successiva Bloodyland dove il gelido Black fa la parte del leone, ma senza mai abbandonare le atmosfere che ci han accompagnato sin dalla intro.
La successiva Unforgiven Angel ribalta completamente le carte in tavola, facendoci conosce il lato piu melodico della band con quella che potrebbe quasi sembrare una power ballad, ma è solo la calma prima della tempesta perchè con l’ultima canzone, On Stranger Tides, i Nostri tirano fuori gli artigli e danno sfocio a tutto il loro essere con un pezzo tirato al punto giusto che ti fa riascoltare la traccia in loop.
Per essere l’inizio del viaggio per gli Masking The Hate, si può dire, senza problema alcuno, che tutto lascia intendere che sentiremo parlare di loro ancora per un po’ di tempo!