Dopo ben otto anni ed alcuni cambi nella formazione originale, i Lou Quinse (“Il Quindici”, il tarocco del diavolo, NdR) scendono dalle vallate piemontesi con il loro extreme folk metal ed il secondo full length “Lo Sabbat“.
In dodici brani per circa 45 minuti di durata, il gruppo presenta rivisitazioni in chiave estrema soprattutto della cultura occitana, ma non mancano deviazioni in Emilia come nel primo singolo “Chanter, Boire et Rire Rire” che contiene al suo interno la nota “La Leggera“, in Calabria con “Purvari e Palli” e nello stesso Piemonte con “La Marmota“.
I Lou Quinse, però, non si limitano semplicemente ad estremizzare le canzoni proposte, bensì modificano tali temi con un tocco personale che a volte rende difficile persino il riconoscimento delle basi da cui sono partiti e questo è sicuramente un punto a favore del lavoro proposto.
“Lo Sabbat”, come si può già intuire dal titolo, ci viene proposto come il racconto di un moderno sabba che raccoglie tra i boschi un gruppo di disgraziati che comprende tra gli altri ubriaconi, lavoratori sfruttati e gente inseguita dai creditori, tutti in cerca di redenzione e di lotta contro i propri oppressori.
A risaltare tra gli altri, sono tre brani in particolare, ovvero la già citata”Chanter, Boire et Rire Rire” che pone il vero inizio alla violenza del disco, “Lo Boier“, in cui si può sentire la voce di Rosina de Pèira, importantissima cantante occitana, e la conclusiva “Sem Montanhols“, già presente nell’album di debutto e qui riproposta in un’emozionante chiave acustica.
Se proprio dobbiamo cercare il pelo nell’uovo, lo si può trovare nel fatto che le tracce proposte, soprattutto nella loro anima metal, risultano a volte inclini a richiamarsi un po’ troppo e in una produzione che, per quanto sicuramente valida, dà l’impressione di aver tagliato gran parte delle frequenze alte creando un suono da “salotto” che tende a rovinare l’atmosfera da bosco che volevano ricreare i Lou Quinse nel loro disco.
A parte queste sbavature, il disco risulta solido e sarà sicuramente capace di attrarre chiunque abbia voglia di divertirsi in compagnia assieme a questa banda di dannati.