Ritornano con la loro proposta tanto diretta quanto profonda i Loimann, formazione torinese ormai affermata in ambito Stoner/Sludge che arriva al terzo album con questo “A Voluntary Lack of Wisdom“, rilasciato sotto l’attenta supervisione di Argonauta Records.
Il gruppo, ormai rafforzato dai diciassette anni esperienza acquisita dalla sua fondazione a oggi, continua a parlare di tematiche negative riguardanti l’umanità, concentrandosi in questa produzione su come la razza umana stia procedendo inesorabilmente verso l’estinzione, tra guerre, inquinamento e altre problematiche.
Trattando argomenti del genere, lo scenario nel quale si viene trasportati durante l’ascolto non può essere roseo e sereno, con l’intensità delle composizioni che si può percepire fin dai primi minuti, mentre si viene travolti da un’ondata di angoscia e avidità.
“Intro – Slaughterhouse No 5“ e “I Own the Right to Tear Me Apart“, due pezzi posizionati in apertura, presentano il lavoro senza alcuna esitazione: le parti strumentali sono molto aggressive e sottolineano come lo stile influenzato da Kyuss e Fu Manchu che caratterizzava gli inizi del complesso piemontese ormai è stato lasciato alle spalle, concentrandosi su un’offerta più schietta e imponente. Anche le parti vocali mettono in mostra un cambiamento, con lo scream che trova molto più spazio, unendosi bene alle parti in pulito, quando presenti, come in “Living in Fear of Death, Dying in Fear of Life“. Questa composizione si presenta aggressiva fin da subito, ma nonostante ciò il cantato in clean non manca, risultando inserito bene nel complesso.
L’ascolto continua con “Mass Redeemer“, la quale segue la strada della precedente traccia seppur caratterizzata dall’inserimento di più passaggi melodici al suo interno, persuasivi e capaci di catturare l’attenzione. L’approccio della seguente “Moral Dismemberment” invece è diverso, si vanno ad alternare frangenti in pulito ad altri completamente concentrati sulla violenza, offrendo così una buona dose di varietà all’interno della produzione, rendendola ascoltabile più volentieri ed evitando passi falsi dovuti alla noia o alla prevedibilità.
“A Voluntary Lack of Wisdom” conferma senza dubbio le capacità dei tre torinesi, senza colpire in modo particolare ma comunque rivelandosi un disco compatto e piacevole.
I Loimann sono una realtà consigliata agli amanti del genere, hanno una buona attitudine e le idee chiare su cosa proporre, come hanno dimostrato in questo caso.