Arrivano dalla Russia i L’Homme Absurde, band capitanata da Alexey Slavin, musicista esperto della scena locale principalmente nel panorama Doom/Death, visto il passato nei Who Dies in Siberian Slush e la sua attuale attività con gli A Young Man’s Funeral.
In questo progetto, il leader si sposta dal suddetto genere, andando a concentrarsi su un Post-Rock con evidenti tinte Black Metal ma anche rimandi a stili che hanno ben poco a che fare col mondo del metal.
“Sleepless” è il secondo disco del progetto, e si propone con sette brani mediamente lunghi attorno ai cinque minuti, per una durata totale che si avvicina ai quaranta.
Ad aprire le danze ci pensa “Cleansing the Temple“, canzone precedentemente rilasciata come singolo, lo scorso anno. Ciò che risalta fin da subito è il suo andamento altalenante, incapace di mantenere un profilo chiaro per tutta la sua durata, il che va a influenzare negativamente la composizione.
Difatti, alle buone doti compositive mostrate, va in contrasto la pulizia del suono dell’elaborato, difetto ben più notevole. Certo, da un genere inerente al Black Metal non ci si aspetta la migliore delle qualità audio, ma allo stesso tempo l’impatto dev’essere rilevante e immediato, cosa che non accade in molti frangenti del brano in questione.
Questo difetto, purtroppo, non riguarda soltanto l’opener ma anche il resto della produzione, impedendo di sfruttare tutto il potenziale a disposizione, come invece succede in “Black Hole“, traccia tra le migliori del complesso che porta comunque con sé un senso di incompletezza.
Bisogna comunque ammettere che le capacità del gruppo si notano, specialmente dai vari passaggi strumentali molto piacevoli e orecchiabili presenti in certe situazioni, e da brani come “Moments in Coma“.
Dati alla mano, il giudizio di questo “Sleepless” non è dei più positivi: indubbiamente i punti di forza della band si notano, i vari pezzi sono scritti discretamente e si fanno ascoltare volentieri; peccato solo che il risultato finale sia acerbo e poco maturo, portando quindi all’annoiare, dopo qualche ascolto.
Sufficienza solo sfiorata per i L’Homme Absurde, i quali hanno comunque mostrato di avere le carte in regola per poter ambire a risultati migliori, lasciando quindi delle speranze per il loro futuro.