Il genere progressive ancora regge bene in Italia, sia tra gli appassionati, sia tra le band che propongono il suono di gruppi come Marillion e soprattutto di Banco Mutuo Soccorso, Le Orme e Balletto di Bronzo. Anche La bottega del tempo a vapore ne fa parte.
I gruppi new Progressive aggiungono del Metal in più ed una impeccabile (più o meno) produzione nel sonoro. Nel songwriting dei testi rimangono grosso modo un insieme di convenzioni fantasy, a volte con delle ambizioni sociologiche.
La Bottega del tempo a vapore realizza buoni pezzi dal punto di vista dell’arrangiamento musicale.
Il Guerriero Errante è realizzato come un concept-album diviso in dieci atti. I migliori brani sono quelli strumentali, posti in apertura e in chiusura del disco Overture e la gradevole Finale.
Nella terra di mezzo troviamo suoni enfatici con Fumo d’Anime (power-metal), brano che pare un simil ballo tipico delle regioni dell’Italia centrale in Ordine e Follia. Troviamo influenze Dream Theater praticamente ovunque Arabeschi sentieri, Urlanti demoni, Vita sospesa e Ombra di falce, ma poco della loro strumentale abilità.
Il pezzo veramente originale è Mendicanti luridi, che porta alla memoria il dark dei Carillon del dolore. Poche emozioni e scarsa inventiva. Un riconoscimento va dato ad Angelo D’Amelio (testierista) che è autore degli arrangiamenti e riesce a tenere legato il progetto, mentre ritmica e voce sono i punti dolenti, non sempre precise.
L’album lo consigliamo agli appassionati del genere.
Il disco è acquistabile in versione digitale al sito:http://minotaurorecords.bandcamp.com/album/il-guerriero-errante