Dopo quattro anni i Krampus hanno pubblicato il loro secondo full length lo scorso novembre. Un album relativamente leggero, che scorre piacevolmente senza intoppi per 36:40 minuti spartiti in 11 pezzi di una lunghezza abbastanza uniforme tra i 3 e i 4 minuti. I suoni sono puliti, soprattutto per strumenti come zampogne e violini, e il mixaggio è ottimale, dando una miscela orecchiabile di alternative e metalcore, in pratica una ipotetica fusione tra Sum 41, Bring Me To Horizon e Attila in cui vengono aggiunti i violini dei Korpiklaani e la zampogna. La batteria dà uno spessore unico, il basso fa qualche fugace comparsa con un suono non troppo distorto, le chitarre invece fungono da ritmiche agli strumenti folk messi in primo piano accanto una voce a suo agio sia con growl sia nel pulito.
Tra le canzoni rilevanti:
- Pitch Black: quinto pezzo. Difficile scegliere tra questa, Nevertheless e The Trial, pezzi entrambi validi, a metà strada tra Sum 41 e Attila in una composizione semplice e lineare. Questo ha prevalso per via dell’agilità dimostrata nel saltare da un genere all’altro.
- Song For The Forgotten: ottava canzone dell’album. Uno dei pezzi in cui si percepisce di più la componente alternative, in parte incattivito dalla voce in maggior parte rauca; gli strumenti “canonici” danno una linea base su cui vengono trapiantati in alcuni punti come il ritornello e l’assolo i strumenti folk con successo dando un pezzo orecchiabile.
- The Breakout: nono pezzo. Inizio disco dance che lascia spiazzati, poi rientra in genere dando una fusione singolare alternative – techno con voce e intermezzo core in un pezzo articolato, nonostante duri solo 3 minuti. Valido anche l’assolo che incornicia il tutto.
Rispetto all’album precedente i Krampus sono migliorati dando una raccolta più breve ma più incisiva rispetto a prima dove cercavano di contenere le due nature, quella dei primi EP tipicamente folk death metal, e quella emersa al primo album e rafforzata in questo, di stampo metalcore associato ad alternative. Survival of the Fittest è stato usato come ammortizzatore di questa metamorfosi, ma con scarso successo. Questo album invece è il prodotto finito di ciò che sono diventati i Krampus, i nostalgici se ne faranno una ragione.