MY PROJECT GHOST – cercheremo di fare molto più in futuro

by Tancredi Cassina

Fra un matrimonio e un Tour (good tiger in USA) ho avuto il grande piacere di intervistare Morgan Sinclair, chitarrista della band Post Hardcore Inglese, qui vi riporto l’intervista:

MP:Ciao ragazzi, sto scrivendo una recensione del vostro nuovo lavoro,sono molto colpito, come nascono i My Project Ghost?

MS: Grazie mille per le belle parole, per noi vogliono dire moltissimo. Abbiamo iniziato a scrivere musica all’inizio dell’anno scorso, quindi possiamo dire che la band nasce in quel momento, l’idea di questa band risale a un po’ di tempo fa, ma questo è più o meno come è iniziato tutto, precisamente con me (Morgan,chitarrista) che contatto il nostro batterista, Jake, con alcune idee, trovandoci sulla stessa lunghezza d’onda, le cose sono andate di fretta e abbiamo iniziato a scrivere materiale,tenendo sempre in mente la voce di Jamie, in quanto ideale. E’ stato un enorme sollievo quando ha accettato,dopo aver sentito il materiale, perchè a quel punto non riuscivamo ad immaginare l’EP in nessun altro modo, è una cosa romantica se preferisci.

MP: Quali sono le vostre influenze più importanti? Quali esperienze Personali legate alla musica avete voluto esprimere in questo progetto?

MS: Penso che ci siano tantissime influenze che non derivano dalla musica, in quel che scriviamo, in un modo o nell’altro.

L’idea della band e del primo pezzo che abbiamo scritto (Wrap Around Porch) è una risposta ad un Poema.

Non posso parlare a nome di tutti, ma penso che il vero collante siano le nostre esperienze di vita.

Personalmente parlando ho fatto esperienza suonando in tour con diverse band e cercando di dedurre come non volevo la nostra musica suonasse, in quel periodo ero così concentrato rispetto quel che doveva esser l’obbiettivo,che mi sono ripromesso che la nostra musica doveva esser l’opposto, autentica e sincera, cosa che viene ripresa anche dal titolo dell’EP.

MP: Il vostro EP suona veramente da paura, qual’è il segreto? volete svelarci qualche segreto?

MS: Grazie! Lo apprezziamo molto, Non credo ci sia un segreto, il motivo per cui il disco suona così sta nell’avere un produttore straordinario come Adam Nolly Getgood (bassista dei Periphery), ha avuto la capacità di capire perfettamente cosa avevamo in mente,anche nei più piccoli dettagli, non ci sono parole per ringraziarlo adeguatamente, speriamo di lavorare con lui anche in futuro.

MP: Programmi per il futuro?

MS:    Nei Limiti delle nostre capacità e impegni, avendo un calendario molto fitto, stiamo suonando live più possibile e stiamo scrivendo molto materiale nuovo, cercheremo di fare molto più in futuro, complice anche il riscontro positivo che stiamo ricevendo.

MP: è tutto ragazzi, vi auguro il meglio, spero di vedervi presto in italia.

MS: Grazie per l’interesse, ci ha fatto un immenso piacere,a presto.

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