Secondo album per i nostrani Melodic/Symphonic metallers Hypersonic dal titolo “Existentia“, seguito di “Fallen Melodies“, nel quale la band mette in risalto tutte le sue sfacettature melodiche dalle tinte gotiche; tutto messo in risalto da un’ottima prestazione da parte di tutti ed una produzione molto chiara che valorizza ancor più l’intera opera.
Dodici tracce in poco più di un’ora in cui i ragazzi di Catania osano (e riescono) a dare a quest’album un’identità propria, che si stacca da qualsiasi riferimento di somiglianza, riuscendo nel concreto a spiccare il volo con le proprie ali sonore, senza mai annoiare e ripetersi.
Nella proposta ci sono pezzi piu catchy, e quasi radio oriented, pezzi piu introspettivi, pezzi commuoventi.. insomma, un vero carico di emozioni che si alternano di traccia in traccia.
Ma ora andiamo un più ne dettaglio: tra i pezzi migliori oserei dire che:
la opener “The first sound of life“, l’orecchiable “Blind Sins” , la traccia di chiusura “The meaning of… (Existence)” e passando per la ballad “Embrace Me“, di sicuro son quelle (che almeno a me personalmente ndr) han meritato la menzione “d’onore”.
La produzione è pressochè impeccabile, ogni strumento ha il suo spazio e il proprio suono è sempre molto ben definito, un grande complimento ai ragazzi che han inciso una prestazione perfetta. Poi ci sono le voci della frontwoman Alessia e del batterista Salvo che nel loro alternarsi, in modo agile e mai scontato, danno un grande spessore a questo viaggio, arricchito dalla presenza di due specia guest: Michele Luppi (Secret Sphere, Visione Divine) e Tommy Johansson (Reinxeed, Golden Resurrection).
Concludendo posso dire che, questo “Existentia” è un ottimo prodotto, ben fatto e ben suonato, con uno stile proprio che sa stare in piedi senza dover appoggiarsi ai ‘big’ di riferimento.
Se gli Hypersonic continueranno su questa linea non c’è dubbio che andranno sempre più in alto.